Serata avara di soddisfazioni, quella di ieri a Carpi, sul campo. Un 1-1 finale con l’Avellino che non rende merito a quanto prodotto dal nostro Carpi, che ha schiacciato gli avversari ma ha dovuto accontentarsi di un pareggio che, comunque, smuove la classifica dopo quasi un mese.
Avara di soddisfazioni, si diceva, la serata sportiva. Ma meravigliosa quella che ad essa è seguita.
Ieri sera è stata organizzata, al Circolo Mattatoyo, la quinta serata GdL dedicata alla raccolta fondi in favore degli amici diffidati. Quinta serata, con tanto di corteo, fiaccolata di torce e cori attraverso il centro e la Piazza, che ha fatto seguito ad altre già svoltesi nei mesi scorsi presso altri locali della città e che ha visto stringersi i tifosi, i gestori e tanti ragazzi di Carpi intorno agli Ultras diffidati per i “fatti” del pre-partita settembrino di Carpi-Empoli. “Fatti” tra virgolette, perchè mai come in questo caso sarebbe opportuno parlare di “non-fatti”. Cioè di ciò che NON è successo e di come, in uno Stato come il nostro, si possa pagare la propria passione per non aver fatto nulla.
Certo, ricorderemo che, a suo temp0, le FdO hanno fatto del loro meglio per gettare la pietra dello scandalo addosso ai tifosi, facendo pubblicare a tempo di record la “loro” versione dei fatti corredata di immagini. Ma non corredata di contraddittorio che i diffidati stanno, invece, sostenendo in giudizio grazie all’aiuto economico derivante dalle serate come quella di ieri. Serate denominate “Diffidate dalle apparenze”, per sensibilizzare chi è disposto a non fermarsi alla crocifissione mediatica perpetrata da chi, con essa, vuole solo nascondere le proprie inefficienze.
Chi è disposto ad ascoltare le “non-ragioni” di sicurezza pubblica per cui un comune cittadino è costretto a vivere lontano dalla propria passione.
Chi è disposto a sentire che – certo – in puro spirito Ultras i diffidati di Carpi avranno anche cercato di avvicinarsi alla tifoseria avversaria, in quel famoso pre-partita; ma, anche, che solo una parte della zona ospiti era presidiata (a differenza di ciò che le FdO vogliono far credere); che questi pericolosi dinamitardi non hanno aggirato, né saltato né, tantomeno, divelto nessuna barriera di protezione (come sono stati accusati di aver fatto) per una precisa ragione: nessuna barriera era presente sul loro cammino.
Chi è disposto a vedere che tra Carpigiani ed Empolesi non c’è stato nessuno scontro, nonostante le provocazioni reciproche, e non certo per il pronto ed efficiente intervento delle FdO (presenti in numero esiguo e che “camminavano” tra le due tifoserie limitandosi a controllare la situazione), ma per la presenza di telecamere spianate dritto in faccia ai presenti. Che tra esse c’erano almeno venti metri di distanza e che, in questi venti metri, circolava anche gente comune (per cui la zona non era propriamente inaccessibile) che non è scappata terrorizzata. Forse perchè la minaccia all’ordine pubblico vuole vederla solo chi di quella può campare e, se questa non esiste, punta ad inventarla per giustificare lo stipendio.
Chi è disposto a ricordare che gli stessi Carpigiani non sono certo stati fermati nell’occasione ma, anzi, accompagnati dalle stesse FdO al loro stadio con le proprie bandiere, aste e tutto quanto è stato spacciato come “oggetto atto ad offendere” per giustificare l’invenzione di un’aggressione violenta e pericolosa ai danni di una tifoseria rivale.
Ora, ben sappiamo che la politica di certi tutori dell’ordine pubblico consiste nel far percepire ai cittadini la loro sola presenza, soprattutto quando non è necessaria. Vogliamo parlare delle diffide fioccate a migliaia, grazie all’assurdità della Tessera del Tifoso, per semplici spostamenti in pullman di tifosi da una città all’altra (violando anche l’elementare principio di libertà di movimento del cittadino sul proprio territorio?). La solerzia messa in campo “a posteriori”, a freddo, contro i diffidati carpigiani non sembra essere presente in casi di “vero” allarme sociale, quando nella nostra città (e ovunque) gli anziani e le donne si ritrovano scaraventati a terra a scopo di rapina, o sono perpetrati furti in abitazione, o vengono razziati negozi nella terza piazza più grande d’Italia. Certo, per certe FdO il pericolo all’incolumità pubblica deve essere indicato alla cittadinanza nell’Ultras….quello stesso Ultras che, in realtà, cerca sempre di onorare la propria città prodigandosi in tante iniziative di solidarietà (che uniscono TUTTO il mondo Ultras, in generale), mettendosi a disposizione degli altri in occasione di calamità o anche, più semplicemente, nella vita di tutti i giorni. Magari in silenzio a differenza di chi, le cose (specialmente se false), è abituato ad urlarle e sbandierarle .
E allora, dopo la serata di ieri ed ancora una volta, onore ai GdL (che hanno cantato come pazzi per tutta la partita); onore ai locali amici, che mettono a disposizione il loro lavoro ed i loro spazi a favore di chi, ora, quei cori non può urlarli al “Cabassi”; onore a chi ha preso parte a questo quinto momento di partecipazione e di vicinanza alla squadra ed alla tifoseria; onore a chi, per il Carpi e per tutti i suoi uomini, mette il cuore.
C’è una bella differenza tra essere criminale ed essere criminalizzato. Diffidate dalle apparenze!!!!
AVANTI CARPI!!!! AVANTI GdL!!!!! AVANTI CFC!!!!