L’Atletic Cdr, con la vittoria di ieri ottenuta allo scadere, ha raggiunto la salvezza con tre giornate d’anticipo. Di seguito riportiamo l’intervista all’attaccante “Orange” Federico Rossi.
Avete raggiunto la salvezza in Prima Categoria, un record per questa società.
“Più che un record, è un risultato veramente importante. Erano quindici anni che la Cdr non disputava un campionato di Prima Categoria. Dopo la vittoria della scorsa stagione, l’obiettivo di quest’anno come tutte le neopromossse era, ovviamente, raggiungere la salvezza nel minor tempo possibile.
Dopo tanti anni con questa maglia puoi considerarti una bandiera di questa squadra. Cosa si prova a vivere un momento così importante per la propria società?
“Mi sento una pedina importante di questa squadra, ma credo che le vere bandiere siano giocatori come Giovanardi, Pugliatti e Guglielmo Rossi perchè non hanno mai cambiato maglia, sono sempre rimasti in “Orange”. Io, invece, ho iniziato alla Cdr poi continuai il settore giovanile in altre squadre. Quattro anni fa, l’attuale mister Nino Vezzelli mi voleva fortemente e da lì abbiamo costruito questo gruppo e sono arrivati risultati importanti”.
Ti saresti aspettato, ad inizio stagione, di salvarti con tre giornate d’anticipo?
“Non avevamo mai disputato questa categoria perciò non sapevamo cosa aspettarci. Guardando le griglie di partenza, ad inizio stagione, sembrava che gli altri avessero una Ferrari e noi una Cinquecento. Non conoscevo il campionato, ma mi è bastato poco per capire che non saremmo stati la cenerentola e che il livello era abordabile. E’ stato soddisfacente stupire tutti, non siamo mai stati neanche in zona playout. Abbiamo comunque passato momenti difficili, ma siamo riusciti a rialzarci”.
Qual è il divario tra la Seconda e la Prima Categoria e quali sono le principali difficoltà che avete riscontrato?
“Le ultime della classe della Seconda sono molto inferiori rispetto a quella della Prima, questo è il divario maggiore. In Prima Categoria ci sono società che hanno disputato anche campionati più importanti e hanno società ben strutturate. Sul campo, le squadre sono più ordinate e ogni errore si rischia di pagarlo a caro prezzo. E’ un campionato bello, avvincente e molto fisico”.
Nonostante quest’anno tu abbia trovato meno spazio rispetto alla scorsa stagione e abbia siglato meno reti, hai comunque messo a segno gol molto pesanti. Senti questa salvezza un po’ più tua?
“Sono uno di quelli che ha giocato di più. Ho segnato meno dell’anno scorso perchè mi sono dovuto abituare a questa categoria, che è complicata, e al nuovo partner d’attacco Gosa. Sono comunque molto soddisfatto della mia stagione, ho realizzato 7 reti e tutte molto pesanti. Due volte mi è capitato di segnare entrando dalla panchina ed è una soddisfazione enorme perchè, oltre alla vittoria, puoi far capire ai giovani che non è un disonore non essere schierati titolari, ma si può essere determinanti anche entrando a gara in corso”.
Ora, è impossibile non guardare anche al futuro. Quali sono i vostri obiettivi per la prossima stagione?
“Il primo obiettivo è riuscire a mantenere la rosa di quest’anno. Abbiamo fatto un campionato interessante ed è importante aprire un ciclo. Il secondo obiettivo è rimanere con i piedi per terra perchè ripetersi è sempre difficile. Adesso, conosciamo la categoria e le altre squadre perciò dobbiamo migliorare i nostri limiti. Sarei un bugiardo se dicessi che per l’anno prossimo l’obiettivo non è la salvezza”.
In rosa avete già molti giovani interessanti, secondo te la società punterà sulla loro valorizzazione o interverrà sul mercato?
“Secondo me, conoscendo l’ambiente, la società punterà tantissimo sui giovani. Quelli che hanno fatto parte della rosa quest’anno sono stati eccezionali, si sono comportati meglio dei grandi. Sempre presenti ad allenamento e mai una lamentela. Veramente ragazzi eccezionali sia dentro che fuori dal campo. Sono da elogiare e credo sia impossibile che non si continui con loro”.
Il tuo futuro? Resterai in maglia Orange?
“La mia intenzione è quella di rimanere alla Cdr perchè è da quattro anni che ho sempre più soddisfazioni. Mi trovo bene con tutti: allenatore, società e compagni. Campionato di Prima Categoria, a due passi da casa e con un gruppo di amici perciò non posso chiedere di più”.
Un’ultima domanda, ti è piaciuta di più la promozione della scorsa stagione o la salvezza di quest’anno?
“La vittoria dell’anno scorso perchè è stata più inaspettata e poi vincere è sempre più bello. Quest’anno è stato un campionato bellissimo, abbiamo raggiunto l’obiettivo, ma non è paragonabile alla vittoria dell’anno scorso che è stata unica”.