Ecco cosa riportava l’Eco di Bergamo alcuni giorni fa: “Matteo Ardemagni, bomber del Carpi, a processo con l’accusa di lesioni colpose e omissione di soccorso dopo un incidente stradale in cui era rimasto ferito lievemente il conducente di uno scooter. L’incidente era accaduto proprio nella città lombarda, nell’ ottobre del 2011, quando il centravanti militava tra le file nerazzurre. Erano le 13, Ardemagni stava rientrando a casa, al volante della Bmw intestata al padre, con una manovra repentina, tagliando la strada a un meccanico che stava provando la moto di un cliente. L’uomo era caduto e aveva riportato escoriazioni alla spalla giudicate guaribili in sette giorni.
Ardemagni dopo l’incidente non s’era fermato. Ma è molto probabile che il calciatore non si fosse accorto dell’urto e si fosse allontanato proprio perché ignaro di quanto accaduto. A suo favore depone il comportamento tenuto successivamente all’ incidente. Il ferito e altri testimoni s’erano segnati il numero di targa della Bmw e avevano chiesto l’intervento della polizia locale. In poco tempo si era risaliti all’ intestatario della vettura. Ardemagni era caduto dalle nuvole dimostrando subito un atteggiamento collaborativo, una piccola disavventura per il bomber biancorosso, che speriamo si risolva in frettta e nel migliore dei modi”