Gioia, rammarico, rabbia. Ci sono un po’ tutti i sentimenti nelle parole di un Walter Novellino che ha vissuto tanti episodi nel corso di questa gara con la Ternana, ma le prime parole sono per il pubblico del Braglia che è leggermente cresciuto rispetto alle altre sfide di campionato, ma che ha recitato un ruolo importante nel corso del match: “Devo applaudire il nostro pubblico che è stato l’uomo in più quest’oggi. Ci ha trascinato e devo dirgli grazie. Per il resto sono contento che sia stata raggiunta la quota 50 dopo una gara straordinaria. Peccato solo perché non sono arrivati i tre punti, ma non ci siamo mai arresi e devo fare i complimenti a tutti, anche a Mazzarani che quando è entrato ha trovato un grandissimo gol. La cosa bella è che questa squadra gioca e mi dà la convinzione di poter fare qualcosa d’importante”.
Anche rabbia, dicevamo, come sull’espulsione e sul rigore realizzato poi da Antenucci: “Sul rigore non dico niente, avete visto tutti e le decisioni vanno accettate. Sulla mia espulsione non so, forse ho esultato troppo o forse sono stato espulso perché mi è stato detto più volte di non uscire dall’area tecnica. Dico anche, però, che siamo stati convocati a Coverciano e ci è stata chiesta maggiore collaborazione, ma se poi veniamo espulsi per troppa esultanza…”.
Infine uno sguardo alla trasferta di Siena, anche per continuare ad analizzare la sfida di oggi: “Sono una squadra che sicuramente ci creerà meno problemi della Ternana che aveva tanti uomini fra le linee. In questo senso è stato emblematico l’ingresso di Salifu, con lui ci siamo messi anche noi a rombo e alzandoci non gli abbiamo permesso di trovare le loro giocate. L’allenatore serve a questo, a mettere in campo la squadra, poi in quello che succede dentro il rettangolo di gioco il merito è al 90% dei giocatori”.