Il nuovo circuito argentino non è riuscito a portare novità nel Campionato MotoGp 2014.
Marquez questa volta non ha voluto dominare, ha preferito partire in sordina per poi “uccidere” la gara a 9 giri dal termine con uno strepitoso sorpasso sul rinato Lorenzo.
Il maiorchino ha ritrovato lucidità, ed è riuscito a tornare sui livelli del 2013, anche se sul finale Pedrosa è riuscito a riagganciarlo e sorpassarlo, lasciandogli l’ultimo gradino di un, comunque importantissimo, podio.
Quindi anche in questa gara si è evidenziata la supremazia Honda, e viene da chiedersi COSA e non CHI fermerà l’accoppiata spagnola, soprattutto Marquez, che torna in Europa con 75 punti su 75 disponibili.
Valentino Rossi è rimasto ai piedi del podio, ed è un grande peccato in quanto all’inizio della gara sembrava poter andare via con Marquez e Pedrosa, ma un’entrata un po’ troppo decisa di Bradl gli ha fatto perdere più di due secondi e quindi la possibilità reale di conquistare l’ultimo gradino disponibile. Vedremo se a Jerez la ruota tornerà a girare come in Qatar.
Le Ducati hanno avuto luci e ombre in questo Gp. Le luci da Iannone, che nella prima parte di gara è stato a lungo terzo e quarto e con uno spirito molto combattivo, poi la gomma morbida l’ha fatto regredire fino al sesto posto. Le ombre dal portacolori del team ufficiale Dovizioso, protagonista di una gara opaca, senza colpi di scena.
Ma il vero protagonista del Gp Argentina è stato Romano Fenati in Moto3, vincitore di una gara grandiosa risolta, a sportellate, solo all’ultima curva. Speriamo che continui cosi e che i suoi giovani compagni italiani riescano a stargli dietro e soprattuto in piedi.
In Moto2 è stata invece una facile pratica per il capoclassifica Rabat, che fin dal primo giro è riuscito a distaccare i suoi avversari.
La prossima gara si torna finalmente in Europa, nella storica pista di Jerez.
Foto tratta da motogranprix.motorionline.com