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Missione compiuta in casa Carpi: il 2-0 alla Pescara di sabato ha chiuso il discorso salvezza ed ora servirà un ultimo sforzo per raggiungere la fatidica quota 50, anche se con ogni probabilità i 49 punti attuali sono sufficienti, per archiviare anche nei discorsi di rito l’argomento. Missione compiuta per il tecnico Pillon, vero e proprio marpione di questa Serie B, che ha plasmato un Carpi solido, meno bello da vedere, ma sicuramente più efficace. Ed in queste situazioni, come consueto, anche la fortuna arriva in soccorso come sabato, quando la bellissima punizione di Caprari si è infranta sull’incrocio dei pali vanificando ogni possibilità per un Pescara che sicuramente sta risentendo settimana dopo settimana del difficile momento che sta vivendo il club. Il Carpi ha approfittato a pieno del momento, ha archiviato il quinto risultato utile consecutivo e la seconda vittoria di questa positiva striscia dopo quella con il Trapani maturata un mese or sono. Non era facile riprendere in mano una squadra ben costruita in estate, che a gennaio era stata potenziata in ogni reparto, ma che proprio con i nuovi innesti aveva perso tutte le proprie certezze incuneandosi in un pericoloso tunnel di sconfitte e prestazioni non all’altezza. Di fatto è servito ripartire da chi c’era in estate e da un sistema di gioco meno votato alla manovra ed alla fase offensiva. Gli unici innesti che hanno trovato e stanno trovando spazio con continuità sono Colombi tra i pali e Bianco, se così possiamo chiamarlo visto che solo a gennaio è rientrato dalla squalifica, in mezzo al campo. Matteo Ardemagni, grande colpo invernale, è diventato la quarta scelta in attacco, Acosty non più di un rincalzo che con la sua velocità può creare qualche scompenso a gara in corso all’avversario e Legati un comprimario nel reparto difensivo. E’ questa la scelta giusta? Difficile dirlo e difficile accettarlo per società e tifosi che avevano applaudito il lavoro del ds Giuntoli a gennaio, ma dopo un primo momento di difficoltà e di conoscenza Pillon ha preso questa strada ed i risultati gli stanno dando ragione. Ora, quindi, c’è una trasferta a Varese contro una squadra in piena crisi di gioco, d’identità e di risultati. Un pareggio manderebbe tutti in vacanza anticipata, un successo potrebbe riaprire anche scenari interessanti e con quindici punti in palio tutto è possibile. In una Serie B come quella di quest’anno nulla si può dire fino a che la matematica non esprimerà i propri verdetti.