1 maggio 1938: il Modena F.C. ha quasi completato la sua rimonta. Battuto il Novara, ha raccolto quattro punti nella doppia trasferta in terra siciliana, frutto di una vittoria a tavolino a Palermo e di un sofferto successo per 1-0 a Messina. Alla vigilia dell’incontro casalingo contro il Brescia, la classifica vede quindi i gialli in testa a pari punti con l’Alessandria e con due lunghezze di vantaggio sul Novara, entrambe però con una partita disputata in meno. I lombardi si presentarono al Comunale disperati: quartultimi a quattro punti dalla salvezza, vedevano profilarsi lo spettro della prima retrocessione in C della storia del club. In campo il Modena non fece sconti e riuscì a battere le rondinelle, arroccate in una strenua e arcigna difesa. Furono i due astri nascenti del football modenese, Zironi e Sentimenti III a siglare la vittoria. La gazzella sassolese con un colpo di testa, il fenomeno bomportese con un preciso destro a beffare il portiere bresciano Magri in uscita. Al termine della gara la classifica rimase immutata, a causa delle concomitanti vittorie di Alessandria e Novara, ma un altro ostacolo era stato superato.
(Liberamente tratto da Modena Football Club 1912-2012, a cura di Filippo De Rienzo, Gilberto Guerra e Alessandro Simonini, Artioli, 2012)

Articolo tratto da La Gazzetta dell’Emilia del 2 maggio 1938
La nuova impresa dei canarini vittoriosi sul tenacissimo Brescia per 2-0
Sino al 35°, il Brescia ha tenuto bravamente testa al Modena e, quando ha ricevuto la prima stoccata, non è detto che sia stato soltanto dopo un’accanita difesa, ma a conclusione di un duello a ferri corti, nel quale l’intraprendenza è la vivacità degli azzurri ha obbligato più volte i canarini a chiudersi in munitissima guardia.
E non ostante il colpo ricevuto la squadra bresciana, ormai condannata alla retrocessione, non ha disarmato mai, anzi ha trovato tanta foga da impegnare abbastanza sovente, per quello che si poteva pensare e prevedere, mediana e difesa dei gialli, costretti in loro area più di una volta. Ormai battuti per 2 a 0, gli ospiti non hanno ancora rinunciato ai tentativi di segnare, mantenendo vivaci le fasi della partita, anche quando le sorti dell’incontro erano già decise.
È derivata da tutto questo impegno del Brescia — che rientra in quelle insospettate risorse che, per varie cause, le squadre minori sanno trovare nei momenti cruciali del campionato contro le maggiori — una partita avvincente, per buona parte emotiva, quindi, da questo lato, interessante; da quello puramente tecnico no, perché del gran bel gioco, in linea assoluta, se n’è visto poco. Vuoi perché la statura dell’avversaria non destava alla vigilia preoccupazioni, vuoi per quel certo stato d’animo che risentono i giocatori quando tornano sul proprio terreno dopo quindici giorni d’assenza e, come nel caso del Modena, carichi di responsabilità, il gioco dei canarini non è stato così scintillante e brioso — a parte alcune azioni che hanno avuto la sigla purissima e inconfondibile dello stile giallo-bleu — come in altre partite di maggior impegno.
Il pubblico questo ha capito, come ha capito la giornata nera di qualche atleta, non provando quindi, specialmente col ricordo ancor vivo di partite, tipo quelle con l’Alessandria, nessuna delusione per alcuni punti che potevano essere segnati e che non sono venuti, giacché, tirate le somme, il Modena ha pur vinto con quell’autorità, che la fa considerare la squadra più degna della promozione, soprattutto perché, quando vengono messi alla frusta — subito se l’avversaria è di grande levatura nei momenti critici quando supera la valutazione pronostico — i canarini trovano sempre armi sufficienti e potenti per imporsi.
Così è avvenuto per il Brescia, che, prima di abbandonare la Serie, ha voluto dare un vivido guizzo di luce con una partita che le torna a tutto onore per l’impegno che ogni atleta ha profuso, ma che si è risolta in un così limitato scarto di punti rispetto alla differenza di classifica, che le due squadre, sopratutto per il merito di un uomo, il portiere Magni, che, sebbene aiutato da due paletti provvidenziali, è stato così prodigo nel fermar palloni, da farsi giudicare, dopo una tale fatica, uno dei guardiani più efficienti della categoria.
Per tutto il resto il Brescia ha il suo reparto migliore nella mediana, discreta solidità nei terzini e una gran buona volontà, ma deficienza di tiro nella prima fila.
Per quanto riguarda il Modena, è doveroso fare un elogio particolare a due uomini: a Dugoni e a Notti; Dugoni è l’anima della squadra, è il vessillifero dell’anziano e mai domo spirito del Modena di un tempo, che nella sua persona rivive una nuova giovinezza, rinverdisce nelle speranze, che sono ormai tanto vicine alla certezza. È stato ancora una volta il miglior uomo in campo.
Notti è il cervello della prima fila. È un altro anziano, che dà molti punti a molti giovani. È un tecnico, un giocoliere, un rifornitore di palloni cosi precisi e preziosi, da destare ammirazione, anche e sopratutto per la varietà del gioco che sviluppa. Poi, molto bene, come sempre, i terzini, Galli, Carnevali e, infine, un elogio a se anche per la riserva Bergamini, che ha avuto momenti brillanti e convincenti.
Il riposo che li attende, più lungo del previsto, darà modo a Nekadoma — che in uno coi dirigenti non dobbiamo dimenticare — a far riprendere a tutti gli uomini, anche a quel paio che ieri non erano del tutto centrati, il grado di forma migliore per quell’incontro di Pisa, dove i canarini, come in tutte le prove difficili, sapranno davvero far vedere e per intero quanto valgono.

L’incontro
Agli ordini del camerata Moretti — arbitro serio e preciso — le squadre si allineano in queste formazioni:
MODENA: Roggero; Poggi e Nebbia; Galli, Dugoni e Bergamini; Zironi, Carnevali, Notti, Sentimenti e Cresta.
BRESCIA: Magri; Gasperini e Barbareschi; Bergamaschi, Montipò e Albini; Reggiani, Palma, Cavagnini, Raffaini e Rovelli.
Gran folla è ovunque: nei popolarci e nelle tribune. Un entusiastico applauso, al quale si sono unite le autorità — fra queste è il Federale, sempre primo nel sostenere ogni manifestazione sportiva — ha accolto i canarini, che iniziano la loro fatica con una bella fuga di Zironi.
Il cielo è quasi del tutto coperto e il terreno, non ostante la pioggia dei giorni scorsi, ottimo.
Al 3°, la prima azione organica dei gialli: Sentimenti passa a Carnevali e questi smista a Notti, che a sua volta ripassa a Sentimenti. Il tiro è bloccato a terra. Magri è impegnato poi da Notti, quindi i bresciani avanzano e Roggero deve intervenire.
Al 12°, un tiro a lato di Sentimenti e, al 14°, a conclusione di una discesa intessuta sulla sinistra, Zironi colpisce al volo, ma la sfera passa di fianco. Un minuto dopo, Rovelli chiama al lavoro Roggero. Si hanno alcune incursioni azzurre, prima che gli attaccanti modenesi riprendano l’iniziativa, durante la quale Sentimenti lascia sfuggirsi una buona occasione.
Al 20°, si ha, dopo un errore di Zironi, un capovolgimento di fronte e su cannonata di Palma, Roggero si butta in tuffo e devia in angolo. Il Brescia insiste all’attacco, ma al 24°, il Modena reagisce e, su passaggio di Notti, Zironi tira, ma la palla é bloccata. Al 27°, su azione e tiro di Bergamaschi, interviene Nebbia, Al 28°, Rovelli spara sul bersaglio e Roggero devia in angolo, allontanando poi a pugni chiusi il tiro.
Il pericolo spinge i gialli alla controffensiva. Assistiamo così, al 30°, ad un’azione Notti-Zironi, con un tiro di quest’ultimo parato. Una palla passata in profondità da Notti, al 33°, viene afferrata da Magri appena in tempo per sottrarla a Carnevali.
Il punto modenese sta maturando e ciò avverrebbe al 38°, se Notti non venisse atterrato in area. Ma un minuto dopo, da lontano, si incarica Dugoni di portare ancora la minaccia a Magri, che devia in alto lo spiovente, preciso del nostro centro-mediano. Sul calcio d’angolo, battuto, da Notti, il bravo portiere bresciano tenta l’uscita, ma Zironi gli ruba il tempo e con un ben assestato colpo di testa manda in rete fra un subisso d’applausi.
Accenno di reazione avversaria, poi tiri di Cresta, di Sentimenti e di Notti – che procedeva solo stretto ai lati dai terzini — che vengono parati tutti con maestria da Magri.
Finisce così il primo tempo e la ripresa si inizia con alcune azioni alterne, fino a che un fallo su Cresta – i bresciani non fanno complimenti — fa battere una punizione infruttuosa dal limite. Un passaggio preciso di Notti vien mandato alto da Sentimenti, al 5° di gioco, e, all’8°, il centro-attacco canarino manda a lato di poco un bellissimo tiro.
Le incursioni dei gialli sono ora più organiche ed insidiose. Un pallone colpito di testa da Carnevali, su centro di Sentimenti, spostato in corsa verso l’estrema sinistra, viene respinta nettamente dal montante. Una ennesima parata di Magri provoca un angolo, al 12°, poi altro fallo contro Cresta e conseguente punizione dal limite.
Al 15°, i bresciani, che giuocano ancora con indomito vigore, scendono compatti verso Roggero, che arresta a terra una cannonata di Cavagnini. La palla sfugge al guardiano modenese, ma salva Nebbia, ricevendo un calcio da Raffaini, arrivato in corsa.
È necessario aumentare la distanza, ed ecco il Modena nuovamente all’attacco. Al 18°, Notti, spiazzata la difesa avversaria, passa a Sentimenti, che è libero. Il tiro è pronto e la palla passa sotto il corpo di Magri, che si e buttato più sveltamente che ha potuto. Il terzino Barbareschi tenta di fermare la sfera prima che varchi il limite, ma ormai è troppo tardi. Al 21°, per caso, non si ha il terzo punto, che sarebbe stato il più bello della giornata: su passaggio di Cresta, Sentimenti spara fortissimo, la palla colpisce la faccia interna del montante di destra e, per la violenza, esce dalla linea laterale, non di fondo, a sinistra. Una punizione dal limite e un calcio d’angolo, contro il Brescia, poi, al 41°, Reggiani, ormai solo e a due metri da Roggero, manca l’occasione per segnare il punto dell’onore, che sarebbe stato meritato per l’impegno col quale il Brescia ha giocato. Applausi alla fine per tutti i contendenti.

Gli altri risultati – Serie B – Quattordicesima giornata di ritorno
Pisa: Pisa e Vigevanesi 2-2
Taranto: Taranto batte Palermo 2-0
San Remo: Sanremese e Spezia 0-0
Alessandria: Alessandria batte Padova 1-0
Cremona: Cremonese e Pro Vercelli 2-2
Messina: Novara batte Messina 3-1
Venezia: Anconitana batte Venezia 2-1
Riposava: Verona
La classifica
Alessandria e Modena punti 40; Novara 38; Padova 36; Pisa 34; Verona e Anconitana 33; Venezia e Sanremese 32; Pro Vercelli 31; Palermo e Vigevanesi 29; Spezia 24; Brescia e Cremonese 17; Taranto 16; Messina 15.
Devono ancora riposare Modena, Venezia e Messina.
XXXII. Modena-Brescia 2-0 (1-0), Modena, Stadio Comunale, 1 maggio 1938
MODENA: Roggero; Poggi, Nebbia; Galli I, Dugoni, Bergamini; Zironi I, Carnevali, Notti I, Sentimenti III, Cresta. All.: Nehádoma.
BRESCIA: Magri; Gasperini, Barbareschi; Bergamaschi, Montipò, Albini; Reggiani, Palma, Cavagnini, Raffaini, Rovelli. All.: Frisoni.
Arbitro: Moretti di Genova
Marcatori:
Modena: Zironi I (39’), Sentimenti III (63’)
Note: tempo variabile, terreno ottimo. Spettatori: 8.000 ca. Angoli: 3-1.