Meno uno in classifica, Irpef non pagata da 2,8 milioni di euro, nove volte superiore ai 300 mila che sono costati l’Europa League al Parma, e la Serie B comincia in salita. Da considerare inoltre i problemi societari di chi, da presidente, è andato incontro a una retrocessione inaspettata alla vigilia a cui si sommano le minacce dei tifosi dopo le tante bugie degli scorsi mesi. Albano Guaraldi è sempre più un uomo solo al comando, ieri ha versato gli stipendi (circa 6 milioni) ma non ha pagato tutte le tasse, così il Bologna partirà da -1 nel prossimo campionato di Serie B. Corre anche il rischio di non potere iscrivere la squadra al campionato, perché i soldi sembrano tutt’altro che sicuri. D’altronde nelle ultime ore aveva già tranquillizzato la piazza, cercando di pacificare i rapporti dopo le contestazioni degli ultimi mesi, spiegando che avrebbe saldato le pendenze entro le 18 del 30 maggio. Cosa non successa e che, quindi, rischia davvero di creare un’ulteriore guerra intestina fra il numero uno del club felsineo e i propri tifosi, tutt’altro che contenti della situazione che si è creata. In ogni caso, più di un dubbio si è sollevato pure per la prossima stagione. In caso di mancata iscrizione, ipotesi ancora peregrina al momento, ma certo non così improbabile, il Bologna ricomincerebbe dalla C. In città si sta cercando un dialogo con l’ex proprietario Zanetti, mentre parecchi investitori si sono interessati alla causa, sperando di riuscire a instaurare un certo tipo di trattativa per riportare Bologna nell’Olimpo del calcio già da giugno 2015. Sarà una dura impresa, che non è iniziata nel migliore dei modi.
E mentre il Modena lotta per la A, il Bologna rischia la C…
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Matteo Migliori
Matteo Migliori, nato a Sassuolo nel '94. Vicedirettore del sito ParlandodiSport.it. Telecronista di "Sky Sport".
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