Quanto le è dispiaciuto andare via dal Carpi? È rimasto in buoni rapporti con l’ambiente?
Si, siamo rimasti in buoni rapporti. Tutto sommato è stata un’esperienza positiva anche se c’è stata la delusione dell’esonero. In quel momento si sarebbe potuta gestire insieme la situazione, invece hanno preferito prendere quella decisione.
Fino a quel punto il lavoro fatto era stato positivo, la squadra era ampiamente lontana dai playout ed era a pochissimi punti dalla zona playoff. C’era stata qualche variazione all’interno della rosa durante le sessioni di mercato quindi era normale un iniziale periodo di assestamento.
Tornerebbe un giorno qualora dovessero richiamarla sulla panchina biancorossa?
Non credo nemmeno che possa capitare, se hanno fatto questa scelta è perché non mi ritengono all’altezza della situazione.
Qual è il suo giudizio della squadra dopo l’esonero?
Chiaramente molto positivo, bene o male hanno continuato sulla stessa linea della mia gestione. Ha ottenuto un risultato importante. Pillon ha avuto un iniziale periodo dove i risultati faticavano ad arrivare, ma era la conclusione del periodo che mi è costato l’esonero. Superata quella fase la squadra è ritornata in palla come lo era precedentemente. Purtroppo però ho visto che non sono stati capaci di vincere quelle partite che era necessario portare a casa se si voleva davvero andare ai playoff.
Ultimamente le voci di mercato l’accostano al Perugia o alla panchina della Primavera dell’Inter. Quanto c’è di vero?
Ci sono state solamente delle telefonate di sondaggio, al momento però non ho nessuna trattativa in corso. Ora sta per finire la stagione di B e mi piacerebbe vedere se si libera qualche panchina in questa categoria, perché credo che il lavoro fatto a Carpi sia stato apprezzato. Si è fatto vivo anche il Mantova ma voleva una risposta in tempi brevi e non me la sono sentita di accettare a quelle condizioni.