Foto Vignoli per www.modenafc.net
Non succedeva dal giugno del 2006 che il Modena accedesse alla semifinale playoff e si avvicinasse così tanto alla massima serie. Allora i gialli dicevano addio ai sogni di gloria a Mantova, in una partita maledetta; ma quella è un’altra storia…
Questo risultato dei ragazzi di Novellino, ottenuto grazie al lavoro costante, alla dedizione ed allo spirito di sacrificio, sarà ricordato, comunque vada, come il risultato di un grande gruppo. Ogni giocatore della rosa, chi più e chi meno, ha alimentato il sogno e ha dato un prezioso contributo per raggiungere questo straordinario risultato nell’arco di tutta stagione. La compattezza di squadra e la voglia di ogni canarino di essere protagonista, anche quando le cose non giravano per il verso giusto e i punti non arrivavano, sono state senza dubbio le armi in più di questo Modena. Mister “Monzon” ha potuto contare non solo su 11 “titolari”, ma su 16/17 giocatori capaci di entrare in campo e spaccare in due la partita. Una panchina sempre all’altezza della situazione ha dato la possibilità a giocatori fondamentali di rifiatare e ha portato punti che pesano come un macigno sulla stagione gialloblu.
Il preliminare di ieri è stato deciso ancora una volta dagli ingressi in campo e dalle scelte del mister. Il “Pupetto” Mazzarani, subentrato a Rizzo, ha risposto da giocatore di altra categoria con una prestazione maiuscola nella seconda frazione di gioco; mentre l’ex sampdoriano, che ha dato il cambio all’acciaccato Babacar, ha messo la firma sulla vittoria come già aveva fatto il mese scorso col Novara.
Sarebbe ingiusto menzionare solo questi due giocatori, perché tutti i ragazzi meritano un plauso e i complimenti del pubblico canarino. Lo scacchiere del “maestro” Novellino è formato da molte altre pedine di grande rilievo: oltre a Doudou Mangni e Francesco Stanco in attacco, che godono della piena fiducia del mister; anche Marzorati, Manfrin e Burrai hanno dimostrato di essere un lusso per la cadetteria e si sono integrati benissimo. Infine “Cavallo Pazzo” Nardini è il vero simbolo di questa squadra che getta il cuore oltre l’ostacolo: umiltà, corsa al servizio della squadra e grande, grandissimo attaccamento alla maglia. Il canarino vola sulle ali dell’entusiasmo e, con un gruppo così compatto, niente è impossibile!