foto vignoli modenafc.net
In un’annata tra alti e bassi, il centrocampo gialloblu è stato lo specchio del Modena di Walter Novellino. Tommaso Bianchi, come già ribadito a più riprese, è stato il vero emblema della stagione appena conclusa. Il “Motorino di Piombino”, che era partito in sordina non avendo completato la preparazione estiva, si è rivelato nella seconda parte della stagione uno dei migliori “ruba palloni” della categoria ed un giocatore fondamentale nella rincorsa ai playoff. Affiancato da Salvatore Burrai, Francesco Signori e Amidu Salifu, il centrocampista toscano è sempre riuscito a sfoderare prestazioni sontuose e a tirare fuori sempre il meglio dal partner di giornata. La straordinaria crescita dei centrocampisti canarini nel girone di ritorno ha permesso alla squadra emiliana di imporre il proprio gioco su tutti campi della Serie B e di arrivare a ben 17 risultati utili consecutivi. “Zizou” Rizzo, “Pupetto” Mazzarani e “Pasodoble” Molina, oltre a gol pesanti, hanno garantito qualità e imprevedibilità necessaria per creare superiorità numerica in fase offensiva.
La differenza nel fulcro del gioco tra la compagine di mister “Monzon” e le squadre neopromosse in serie A (Palermo, Empoli e Cesena) non è stata né tecnica né fisica; bensì d’età. Il centrocampo titolare della squadra guidata da Pierpaolo Bisoli, ad esempio, era composto da Cascione, Coppola e De Feudis; tre giocatori che pareggiano i valori della mediana gialloblu, ma vantano qualche anno in più di esperienza. La media età del centrocampo romagnolo è infatti ben oltre i 30 anni ed ha garantito alla formazione cesenate esperienza e solidità fondamentali nella gestione delle partite. Giocatori navigati come Enzo Maresca, Edgar Barreto (Palermo) o Daniele Croce (Empoli) avrebbero alzato senza dubbio il grado di maturità della formazione canarina. Sono state troppe le volte in cui il Modena si è fatto raggiungere all’ultimo minuto per ingenuità e poca accortezza nella gestione del possesso di palla, ed un mastino con dei campionati alle spalle sarebbe servito per combattere questo limite.
Oltre al possibile acquisto di un giovane di valore (negli ultimi giorni si è parlato di Marcel Buchel, classe ’91, di proprietà della Juventus) e alla conferma in primis del “motorino di piombino”, l’auspicio di tutta la piazza è che vengano portati sotto la Ghirlandina giocatori di categoria che garantiscano la malizia e l’esperienza necessaria per giostrare il risultato di vantaggio fino all’ultimo minuto.