di Matteo Caruso
Partiamo dal numero uno Carlo “Magno” Pinsoglio che sarebbe importantissimo restasse per tre motivi: il primo è perché è il portiere più forte della serie B e lo ha ampiamente dimostrato in numerose occasioni, il secondo è per l’importanza che ha nel gruppo e nello spogliatoio e il grande feeling con la tifoseria gialloblù, l’altro motivo è di natura statistica poichè il Modena non ha lo stesso portiere per due stagioni consecutive da sette anni, il grande Giorgione Frezzolini rimase per ben quattro anni consecutivi. Spostiamoci ora pochi metri più avanti dalla porta difesa da Carletto, dove un altro tassello importantissimo per l’ossatura della squadra gialloblù, Thiago Rangel Cionek il centrale difensivo brasiliano naturalizzato polacco è il perno del reparto arretrato da cui il Modena deve ripartire. Ecco perché è fondamentale che resti: ogni lancio lungo è sua preda di testa, non sbaglia mai un contrasto ne un intervento, l’unico suo errore in campionato avviene contro la Juve Stabia per una trattenuta dubbia ma in una difesa a tre, invece in un reparto a quattro è tutta un’altra storia con Thiago non si passa.
Ora passiamo al centrocampo il reparto dove c’è molto da lavorare, ma con la conferma di Tommaso Bianchi metà del lavoro potrebbe essere già stato fatto perché il mediano di Piombino ha fatto vedere nel girone di ritorno di cosa è capace con continui palloni rubati e subito serviti ai compagni, quando ha cambiato faccia lui non è un caso che sia cambiato il Modena. Il Tommy visto nella prima parte del campionato era la brutta copia del giocatore ammirato al Sassuolo e visto nella seconda parte di campionato con i gialli, ma probabilmente la chiave di svolta è stata il modulo perché il giocatore toscano se piazzato in un centrocampo folto come quello a cinque non rende al meglio non trovando spazi, tutta un’altra cosa invece se messo in una mediana a due o a tre; inutile dire che se restasse a Modena sarebbe un ottimo colpo perché sarebbe un’ottima fondamenta su cui costruire la casa gialloblù.
Come ultimo buco del Puzzle veniamo a Pablo Granoche attaccante centrale su cui ha serie intenzioni di puntare il patron Antonio Caliendo provando ad acquistarne l’intero cartellino dal Chievo, perché “El Diablo” ha dimostrato di essere l’attaccante perfetto per il 4-4-2 di Novellino, la punta di diamante ideale che collabori alla perfezione con una mezzapunta, da non sottovalutare il piccolo record dell’attaccante uruguagio, ovvero che è stato l’unico ad essere andato in doppia cifra con la maglia gialloblù in soli 5 mesi (arrivato nel mercato di Gennaio), nessuno prima ci era mai riuscito, i motivi per confermare Granoche in maglia canarina sarebbero infiniti ma per capirlo basta riguardarsi i 10 gol fatti e le tre doppiette con la maglia gialloblù.