Tra le 15.00 e le 17.00 di questo pomeriggio il Sassuolo è stato costretto a rivivere il punto più basso della stagione scorsa: la sconfitta per 7-0 contro l’Inter di Mazzarri. Se l’anno scorso la disfatta contro i nerazzurri era arrivata tra le mura amiche del Mapei Stadium, quest’anno è toccato a San Siro essere teatro della sconfitta più pesante della seconda giornata di campionato.
Come da clichè, in queste giornate che nascono male e finiscono peggio, già dai primi minuti si riesce a intuire che le cose prenderanno una brutta piega, e la partita del Sassuolo non fa da eccezione: dopo poco più di tre minuti, infatti, gli uomini di Di Francesco si trovano già sotto di una lunghezza, grazie alla (decisamente fortunata) rete di Icardi che solo grazie a un rimpallo fortuito riesce a ricevere palla davanti a Consigli e firmare così l’1-0.
I dieci minuti che seguono rappresentano il meglio fatto vedere da Magnanelli e soci in questa giornata, con una squadra che nonostante lo svantaggio pressa alta e non snatura il suo gioco, nonostante il palcoscenico ostile e l’avversario di valore. Proprio in questi dieci minuti i neroverdi riescono anche a essere pericolosi con una bella triangolazione Magnanelli-Vrsaljko-Sansone che però non riesce a concludere in porta. Al 17′ l’infortunio dello stesso Vrsaljko e il conseguente ingresso di Gazzola segnano l’inizio di quello che da lì a poco si sarebbe trasformato in un vero e proprio incubo: a quattro minuti dall’uscita del croato, infatti, un’incursione centrale di Kovacic porta i nerazzurri sul doppio vantaggio. Purtroppo per gli uomini di Di Francesco è solo l’inizio della fine: non passano neanche dieci minuti che Consigli è nuovamente costretto a raccogliere la palla in rete, dopo la doppietta personale di Icardi che insacca di destro servito da una palla filtrante di Hernanes.
Siamo al 30′ del primo tempo e quello che servirebbe come ossigeno al Sassuolo sarebbe andare negli spogliatoi senza aggravare il passivo, ma a due minuti dalla pausa lunga Osvaldo raccoglie un pallone vagante in area di rigore e con un piattone secco fissa il punteggio sul 4-0. Parziale abbastanza impietoso per i neroverdi che, in un primo tempo ampiamente al di sotto delle loro possibilità, non sono riusciti in alcun modo a opporre resistenze a un Inter apparsa, in ogni caso, in grande spolvero.
Il secondo tempo si apre (dopo la sostituzione di Missiroli che lascia spazio a Taider), purtroppo per Magnanelli e soci, laddove era finito il primo: a otto minuti dall’inizio della ripresa, infatti, Icardi firma la tripletta personale per un gol che quantomeno delizia il palato calcistico di tutti gli spettatori: imbucato centralmente da uno stupendo filtrante di Kovacic, l’attaccante argentino si infila alle spalle dei due centrali e con un diagonale mancino di prima insacca il pallone sul palo lontano, dove Consigli non può arrivare.
Arriviamo dunque al 60′, probabilmente il peggior momento della partita neroverde, che vede Berardi colpire Juan Jesus con una bruttissima gomitata a palla lontana e che porta all’espulsione del talento neroverde. Considerazioni calcistiche a parte, il gesto di Berardi è sicuramente da censurare ed è giusto che abbia portato all’espulsione dell’esterno mancino, che a questo punto dovrà presumibilmente attendersi una pena di qualche giornata. La partita a questo punto è finita da tempo e dopo la girandola delle sostituzioni, l’Inter farà in tempo a trovare la sesta e settima rete rispettivamente con Osvaldo e Guarin. Il triplice fischio è una totale liberazione per gli uomini di Di Francesco che dovranno dimenticarsi in fretta di questa sconfitta e ricaricare le batterie in vista dei prossimi impegni. La partita è stata brutta, ma il campionato è solo agli inizi e questo non è il momento di piangersi addosso: sarà necessario crescere, imparando proprio da batoste come questa, per andare avanti in una stagione che ha ancora molto da dire.
Sassuolo, si ripete l’incubo Inter: sconfitta 7-0 contro i nerazzurri
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