foto Vignoli da modenafc.net
“Questa è la vittoria del gruppo!” Ha dichiarato mister Novellino nella conferenza stampa post partita con la Pro Vercelli. E come dargli torto dopo quanto visto nella ripresa dei canarini contro i “leoni” di Cristiano Scazzola? Tutti quelli che sono stati chiamati in causa nella gara di sabato hanno infatti dato il loro contributo per raggiungere un successo di fondamentale importanza; non solo perchè ha mosso la classifica, ma anche perché ha riportato consapevolezza dei propri mezzi e grande entusiasmo in tutto l’ambiente gialloblu.
Dopo la vittoria maturata all’ultimo respiro, mister Monzon ha un’ulteriore certezza nel organico a sua disposizione: ogni giocatore che subentra a partita in corso riesce a dare una svolta alla partita, sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Era successo nella prima giornata col Cittadella con gli ingressi del “Diablo” Granoche e del “Lupo” Luppi, che avevano dato brillantezza in fase offensiva; ed è successo nell’ultima gara interna con gli innesti dello stesso attaccante carpigiano e della “freccia nera” Acosty.
I due esterni offensivi, arruolati dal tecnico campano a metà ripresa, hanno cambiato il volto della gara dando lucidità nelle giocate ed imprevedibilità alla manovra. Ora, resta da capire quale sarà il modulo su cui lavorare per trovare continuità di risultati e soprattutto un’indentità di gioco ben precisa. Il 4-3-3 (o 4-1-4-1 chiamatelo come volete) ha mostrato tutti i suoi limiti nel primo tempo di sabato, con gli esterni in evidente affanno nel creare la superiorità numerica, e le mezzali che non sono state capaci di “accorciare” su un troppo isolato Pablo Granoche.
Probabile dunque un immediato ritorno al 4-4-2 già in vista della prossima trasferta in Sicilia, con una seconda punta in grado di svariare su tutto il fronte d’attacco in appoggio al Diablo, e con due ali dinamiche che riescano ad arrivare sul fondo e a mettere in mezzo palloni invitanti. Il mister di Montemarano sembra dunque propenso a far partire col Catania gli straripanti Luppi ed Acosty; il primo alle spalle della punta centrale, il secondo sulla corsia di sinistra dove può diventare letale con la sua velocità. L’allenatore campano, che conosce alla perfezione la cadetteria, dovrà altresì escludere giocatori importanti dall’undici titolare già da sabato prossimo, ma è consapevole di poter contare sullo straordinario spirito di sacrifico di tutti i suoi ragazzi, un segnale di eccezionale compattezza ed unione nello spogliatoio canarino.