Nel Resto del Carlino di oggi c’è un’intervista a Gabriele Cioffi, ex capitano del Carpi, ritiratosi proprio dopo il Play-off per la Serie B perso il 10 giugno del 2012 contro la Pro Vercelli.
Cioffi, che come allenatore contribuì in parte alla promozione del Carpi nel 2013 grazie a un girone d’andata praticamente perfetto (gli furono fatali le cinque sconfitte nelle prime sei giornate del girone di ritorno, fatti portarono al suo esonero a all’arrivo di Brini), ricorda alcune sensazione risalenti ai giorni prima e durante la partita: «Ricordo bene quei momenti e sono rimasti impressi nella mente del gruppo, vivemmo tutto in un contesto surreale. Quando affronti una finale è molto importante sentire l’ambiente, vivere la città e sentirsene parte. A noi, a causa di quello che tutti sanno, non è stato possibile respirare quell’atmosfera. Va dato merito alla Pro Vercelli di avere centrato la promozione in serie B, quando un avversario fa bene bisogna riconoscerlo, quella finale però l’abbiamo persa noi e ci è mancato un po’ di tutto per i motivi che ho elencato prima. Il terremoto ci ha scosso a livello umano, abbiamo condiviso quei momenti con la gente di Carpi, poi ognuno di noi è tornato nella propria città, il dolore dentro è rimasto perché questi avvenimenti ti toccano».
Ora le due squadre si troveranno di fronte al Cabassi questo sabato. Ironia della sorte, il match sarà diretto da Fabrizio Pasqua di Tivoli, fischietto designato per quello sfortunato pomeriggio del Braglia: «Stanno facendo bene entrambe, sono due società organizzate, sabato sarà una bella partita aperta a qualsiasi pronostico».