A meno di poche ore dall’esordio di Modena Volley in campionato, a noi di Parlando di Sport arrivano le parole di Ettore Guidetti, allenatore Modenese che quest’anno siede sulla panchina di Ornavasso, squadra che milita nel campionato A1 femminile.
«L’anno scorso ho vissuto un’esperienza meravigliosa, sia dal punto di vista professionale che umano, come terzo allenatore di Modena. E’ stato per me un piacere poter lavorare con Angelo Lorenzetti che reputo uno degli allenatori più importanti che io abbia mai visto. E’ una persona meravigliosa non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche umano. Sicuramente da lui ho imparato tanto sia a livello tattico che tecnico e ho avuto la conferma di tante cose: una fra tutte che è importante sempre e comunque lo studio. Ho imparato molto anche da Lorenzo Tubertini, per me uno dei tecnici più preparati in assoluto a livello italiano.
Sono rimasto piacevolmente colpito, lo scorso anno, dalla semplicità dei giocatori che avevano voglia di imparare e di lavorare. Mi viene in mente un campione come Bruno, affamato di voglia di crescere e cercare sempre di migliorare, perché il grande campione non finisce mai di imparare.
Ho certamente seguito i colpi di mercato di questa stagione e credo che la squadra che si è venuta a formare sia un big team. Certo, come ogni nuova squadra che si rispetti, si dovrà cercare una quadra e i veri valori si vedranno in corso d’opera, ma sono sicuro che Modena Volley ha un talento superiore rispetto allo scorso anno e due tecnici in grado di valorizzarlo.
Io quest’anno sono sulla panchina di una squadra femminile, Ornavasso, ma non dimentico le mie origini. Sono di Modena, ho giocato nelle giovanili della Panini, ne sono tifoso e per me lavorare nella prima squadra, dove ha allenato per un quinquennio mio papà, è stato un piacere e un onore.
Porterò sempre con me tutti gli insegnamenti ricevuti da Angelo Lorenzetti e Lorenzo Tubertini e vorrei, con queste poche righe, mandare un grosso in bocca al lupo a tutti i ragazzi che oggi esordiranno, e un caloroso abbraccio a Catia Pedrini e ad Andrea Sartoretti per la gentilezza e il rapporto che hanno saputo darmi l’anno scorso.
Ettore Guidetti»