Massimiliano Gatto, centrocampista offensivo del Carpi, è venuto oggi a parlare in conferenza stampa allo Stadio Sandro Cabassi nella classica intervista infrasettimanale.
Il 19enne di Trebisacce, scudettato insieme a Mbaye nella scorsa stagione con la Primavera del Chievo Verona, ha commentato prima di tutto il momento del Carpi, primo in classifica con 21 punti: “Stiamo andando oltre ogni aspettativa. Eravamo partiti con altri obiettivi perché onestamente puntiamo alla salvezza. Ci mancano circa 29 punti, però intanto siamo primi e ci godiamo il momento”.
Finora le presenze con il Carpi sono state 3, sempre da subentrato ma con il piglio giusto e con la voglia di fare bene (nel pre-campionato aveva fatto una doppietta nel 2-0 in amichevole al Castelfranco): “Questa è la mia prima stagione da professionista dopo anni di Settore Giovanile. Il mio obiettivo è fare più partite possibili, magari condita da qualche gol se ci scappa e soprattutto crescere. Quest’estate appena ho saputo che mi voleva il Carpi non ci ho pensato due volte. Per uno come me che gioca in Primavera andare in Serie B è veramente tanta roba”.
La carriera di Gatto parte nella sua Calabria, ma nella Reggina non andò molto bene. Poi il Chievo e lì cambiarono le cose: “Ho cominciato nella Reggina ma non mi sono trovato benissimo. Poi ho avuto la fortuna di ricevere un offerta dal Chievo e l’accettata subito. A Verona ho vissuto tre anni fantastici, coronati la scorsa stagione con la vittoria dello Scudetto Primavera. È stata una grande emozione”.
Mister Castori può schierarlo in tutti i settori dell’attacco e non solo: “Posso coprire vari ruoli come l’esterno d’attacco o la mezzala di centrocampo, ma il mio ruolo specifico è seconda punta o trequartista”.
Massimiliano ha un fratello di tre anni più grande, Leonardo, il quale gioca nel Lanciano e sta scoprendo la via del gol: “Non ho mai giocato insieme a mio fratello a questi livelli. Un mio sogno sarebbe giocare con lui, ma anche da avversari sarà una bella emozione. Inoltre quando giocheremo contro il Lanciano sarà presente la famiglia con alcuni amici. Spero però di vincere io (sorride, n.d.r.). Lui dopo un’annata buona si sta riconfermando , ha già fatto la stessa quantità di gol dell’anno scorso (4, n.d.r). A differenza degli altri anni sta trovando maggiore continuità e sicurezza di sé, oltre all’appoggio del suo allenatore. Mi dà consigli, mi dice di non mollare mai e di tenere i piedi per terra perché anche la mia occasione arriverà”.
Il ragazzo ha poi elogiato il suo allenatore, Castori, e ha commentato il prossimo impegno di campionato contro il Vicenza: “Il mister è un grande, ci carica tantissimo prima delle partita. Ci spinge sempre a dare oltre il cento per cento. Tutte le partite saranno delle battaglie come anche la prossima contro il Vicenza, una squadra che ha appena cambiato allenatore e che ha voglia di riscattarsi”.
L’impatto con una realtà come la Serie B e soprattutto con i nuovi compagni è stato molto positivo: “Mi sono integrato benissimo da subito. Mi sta impressionando Mbakogu perché sta facendo un grandissimo campionato. Speriamo ci porti il più in alto possibile. Uno che mi piace molto è Di Gaudio perché abbiamo le stesse caratteristiche, ossia dribbling, corsa e cambio passo. Credo che siamo un bel mix tra vecchi o veterani e giovani”.
Gatto poi si è soffermato sullo Scudetto Primavera vinto la scorsa stagione col Chievo. Una vittoria davvero sorprendente, da sfavoriti assoluti ma arrivata con grande tenacia in una Finale ai rigori contro il Torino: “Non eravamo partiti con i favori del pronostico. Però col passare delle partite abbiamo iniziato a credere che potevamo fare qualcosa di grande e alla fine, con grande umiltà e con un po’ di fortuna, ci siamo portati a casa uno Scudetto. Avrei voluto fare di più ma ho avuto qualche infortunio che mi ha tenuto fermo, però sono contento lo stesso. Inoltre nella Finale ho segnato uno dei rigori della vittoria”.
Infine, uno sguardo ai suoi giocatori preferiti, confessando la sua fede calcistica: “Mi ispiro al primo Kaká, però in questo momento il mio idolo è Menez. Poi essendo milanista è una doppia soddisfazione vederlo in rossonero (sorride, n.d.r.)”.