Ghoncheh Ghavami è stata rilasciata su cauzione ma, tra due settimane, rischia di tornare nuovamente in carcere. A tal proposito a Modena e Firenze il mondo della pallavolo si unisce, grazie a Oxfam Italia, per chiedere la liberazione definitiva della ragazza iraniana, arrestata durante la partita Italia-Iran disputatasi lo scorso giugno.
Ed è proprio per denunciare l’urgenza di arrivare ad una soluzione definitiva di questa vicenda che ieri Modena Volley, Oxfam Italia, il Comune di Firenze e le squadre amatoriali della pallavolo fiorentina si sono uniti nel comune intento di sostenere e tutelare i diritti delle donne, per combattere una legge che vieta alle donne iraniane di assistere a competizioni sportive in cui gli uomini non siano completamente vestiti.
L’appello per la scarcerazione definitiva della ragazza iraniana é stato ribadito anche ieri al PalaPanini di Modena, in occasione della partita di campionato contro l’Exprivia Neldiritto Molfetta.
A Firenze l’iniziativa è andata di scena, invece, in occasione del terzo torneo di pallavolo misto promosso da Oxfam Italia, con il patrocinio del Comune di Firenze. Una competizione organizzata per raccogliere fondi e per finanziare i progetti di lotta alla povertà di Oxfam, che ha voluto sostenere la causa di Ghoncheh Ghavami. Le squadre hanno posato per una foto collettiva, assieme all’assessore allo sport Andrea Vannucci, con un striscione che riportava l’hashtag #FreeGhoncheh.
Il prossimo 8 dicembre la solidarietà tra Firenze, Modena e Teheran si rafforzerà perché la squadra vincitrice del torneo fiorentino di Oxfam, sarà ospite al PalaPanini in occasione del match tea Modena Volley e Altotevere Città di Castello Sansepolcro.
Matteo Piano, centrale di Modena Volley e della Nazionale, testimonial di Oxfam Italia ha dichiarato quanto segue: «Ero presente in quella incredibile partita di Teheran. Si capiva che c’era qualcosa che non andava fuori dal palazzetto, ma non abbiamo avuto nessuna notizia precisa. Quando ho saputo la storia di Ghoncheh mi sono attivato con i miei compagni e la società perché era indispensabile fare qualcosa. Ho la fortuna di fare quello che più mi piace e mi fa rabbrividire pensare che la passione per la pallavolo possa costituire un reato in qualche area del mondo. Come sportivo e come semplice cittadino, non posso far altro che chiedere, insieme a Oxfam e alla mia squadra, la scarcerazione definitiva di Ghoncheh Ghavami: le due settimane concesse dopo il pagamento della cauzione sono un piccolissimo passo verso l’obiettivo finale».
Queste le parole di Lorenzo Ridi, responsabile delle attività di Oxfam Italia a Firenze:
«Quest’anno i fiorentini hanno avuto un motivo in più per giocare, divertirsi e partecipare a questo evento: sostenere la causa di una giovane ragazza, che si trova incredibilmente in carcere solo per aver voluto assistere a una partita di pallavolo. Oxfam ha già accolto e firmato nelle scorse settimane la petizione globale lanciata dal fratello di Ghoncheh Ghavami per chiedere l’immediata liberazione della sorella. Adesso è fondamentale mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica perché non si corra il rischio che Groncheh torni in carcere. Un grande ringraziamento va a Modena Volley, al Comune di Firenze e alle squadre della pallavolo fiorentina per aver sposato assieme ad Oxfam questa causa davvero importante».
Per concludere, l’intervento di Andrea Vannucci, assessore allo sport del Comune di Firenze: «Siamo ben lieti di sostenere il lavoro di Oxfam Italia. Oltre ad aver offerto l’utilizzo del PalaMattioli e delle palestre delle scuole Rodari e Ottone Rosai, abbiamo voluto essere presenti per mostrare il nostro supporto a Ghoncheh Ghavami. Lo sport deve essere motivo di incontro e condivisione, serve ad abbattere le barriere, non a costruirne di nuove. E’ inaccettabile, nel 2014, finire in carcere per aver voluto assistere ad una partita di pallavolo. Possiamo solo sperare che questa assurda storia si concluda positivamente. Ieri finalmente è stato fatto un primo passo in questa direzione».
Il mondo della pallavolo, tra Firenze e Modena, si unisce grazie a Oxfam Italia, per chiedere la liberazione definitiva di Ghoncheh Ghavami.
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