Ha smesso di giocare nel 2011 e ha trascorso dieci anni nel campionato italiano indossando i colori di Parma, Padova, Cuneo, Trieste, Verona , Taranto e Piacenza. Ora si trova a Parigi, ma riesce comunque a seguire il campionato italiano. Sto parlando del francese Frantz Granvorka, che interrogato su Modena Volley mi dice: «Non voglio fare pronostici ma posso dire di essere riuscito a seguire qualche partita di Modena Volley e di aver visto delle belle cose. Tutta la squadra sta giocando bene grazie anche a un grande allenatore, che ho avuto il piacere di avere a Piacenza, Angelo Lorenzetti».
Frantz ha ricoperto il ruolo di centrale, prima di passare a schiacciatore/opposto. Da francese a francese ecco che mi viene spontaneo chiedergli di Earvin N’Gapeth. «Non ho mai avuto modo di giocare con lui, ma è figlio di un mio ex allenatore, avuto a Parigi, e l’ho conosciuto quando era un bambino. Adesso lo seguo come giocatore. Che dire di lui: sicuramente è un elemento importante, e penso anche alla nazionale francese, perché ha grinta, talento e ha l’atteggiamento da leader. E’ vero che è molto giovane di età e ha ancora tanto da lavorare, ma ha i mezzi e le possibilità per crescere ancora. Sono certo nel dire che gli anni in Italia gli stanno facendo bene, e anzi probabilmente ha trovato la sua strada».
In questi giorni si parla di N’Gapeth cantante, visto che è da poco uscito il suo singolo rap, Zombi, che sta spopolando nel web. «Non ho sentito il suo nuovo singolo – mi dice Frantz- , ma in passato ho ascoltato qualche sua improvvisazione. Se cantando riesce in qualche modo a “scaricare lo stress” tanto di guadagnato, poi chissà, magari un domani la musica sarà il suo dopo carriera, fermo restando che spero di vederlo in campo per tantissimo tempo».
Non ha mai indossato la maglia di Modena, Frantz, ma se gli chiedo che ricordi ha del PalaPanini, da avversario, sorridendo mi dice: «Ricordo un ambiente in cui era difficile giocare perché Modena prendeva fiducia, com’è giusto che sia, quando era in casa. Poi ha da sempre l’uomo in più in campo: i tifosi. Pensa che quando giocavo a Parma, nell’incontro contro Modena, al Palapanini, Andrea Brogioni entrò per primo in campo e io per secondo, e quando gli chiesi la rotazione dovetti urlare perché a neanche un metro riuscivano a sentirci, talmente c’era tifo».
La chiacchierata con Frantz Granvorka sta per terminare e chissà che prima o poi non ritorni nel nostro paese. «Mi piacerebbe molto ritornare in Italia, ma per il momento ho un po’ di cose da finire in Francia. Vorrei però approfittare di questa chiacchierata per mandare il mio più grosso in bocca al lupo a Modena Volley e un caloroso saluto ad Angelo Lorenzetti e a Dante Boninfante, mio ex compagno a Piacenza».
Modena Volley, la parola a Frantz Granvorka «N’Gapeth? In Italia ha trovato la sua strada»
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