Foto: tratta dal profilo facebook di Sebastian Creus
Ha vestito la maglia di Modena nella stagione 2010-2011, ma nonostante siano passati tanti anni, il ricordo di quella stagione e delle emozioni vissute sono ancora vive nella memoria di Sebastian Creus. Il centrale argentino oggi vive a Valencia, in Spagna, dove ha cambiato vita: ha smesso di giocare a livello professionistico, anche se si diletta con una squadra paragonabile alla nostra B1.
Parto subito a parlare di Modena Volley con Sebastian, e del suo ricordo legato alla stagione 2010-2011: «E’ stato un anno stupendo. Sai, per me è stato un punto di arrivo, perché giocare a Modena era il mio sogno e, anche se non è arrivato lo scudetto, l’ho realizzato. Ricordo che quell’anno lì arrivammo in semi-finale play off e il fatto di essere arrivati a un passo dallo scudetto portò interesse su Modena. Quelli erano ancora gli anni in cui contro Cuneo, Trento e Macerata si faceva difficoltà a vincere, ma noi riuscimmo comunque a disputare una buona stagione. Giocare a Modena è stato molto emozionante, anche per il pubblico che segue la pallavolo: un pubblico caldo, correttissimo che ne capisce tanto di volley e sa cosa sta guardando».
Ha lasciato il nostro paese Sebastian, ma sa benissimo che Modena Volley quest’anno sta disputando un’ottima annata: «Ho letto della prima posizione in classifica e ne sono contentissimo perché, a mio avviso, Modena merita di essere lassù più di altre squadre, soprattutto per la sua storia. Sai, alla fine chi lavora e insegue i suoi obiettivi, li raggiunge. Vedo veramente la squadra come favorita allo scudetto, anche se il campionato è ancora lungo, però ha una marcia in più rispetto alle altre squadre. Poi la seguo perché ho degli amici che giocano lì».
Due su tutti, Bruninho e Alberto Casadei. «Reputo Bruninho il miglior palleggiatore del mondo. Io credo che il regista di ogni squadra debba avere umiltà e capacità di mettersi a disposizione di un gruppo, e lui queste qualità le ha tutte. Di Alberto Casadei posso dirti che è un grande professionista e si allena sempre al massimo. Un ragazzo eccezionale, per me è il numero 1».
Sebastian ha ricoperto il ruolo di centrale e quando sente nominare Matteo Piano mi dice: «Me lo ricordo bene eccome. Quando lui giocava a Città di Castello in A2 e io a San Giustino in A1, per la vicinanza delle due città una volta a settimana facevamo delle amichevoli. Quanto mi faceva arrabbiare Matteo Piano, e sai perché? Io mi consideravo bravo e lui mi murava sempre, e la cosa mi infastidiva tantissimo – mi dice ridendo-. A parte tutto, credo che se continuerà a lavorare potrà diventare un fenomeno e glielo dissi anche in passato».
Chissà, forse Sebastian verrà in Italia a seguire qualche partita di Modena Volley, ma per il momento da lui arriva un grosso in bocca al lupo ai ragazzi e a tutti i tifosi modenesi: «Tin Bota, keeptheballflying».