foto Vignoli da modenafc.net
Inutile nasconderlo. Vedere una squadra della provincia di Modena volare ai vertici del campionato di Serie B è per un canarino un vero e proprio dramma sportivo. Una sorta di incubo che, sotto la Ghirlandina, il tifoso geminiamo ha già vissuto un paio d’anni fa coi neroverdi delle ceramiche.
Inutile nasconderlo. Il Carpi di Castori è una formazione che, chi ama il calcio, non si stanca mai di guardare. Una Squadra con la “esse” maiuscola con interpreti dotati di strabiliante talento, ma soprattutto capaci, in ogni gara, di giocare sia di sciabola che di fioretto. È vero: fare calcoli a venti partite dal termine non è concesso, ma ritrovarsi, dopo appena un girone, a più nove punti dalla seconda in classifica lascia intendere il tipo di campionato che si andrà ad affrontare.
Inutile nasconderlo. Basterebbe mezzo giocatore per spostare gli equilibri di una cadetteria che non ha niente a che vedere con quella di una decina di anni fa. Il mercato arriva al momento giusto perché una pedina importante, oggi, può cambiare le prestazioni di una squadra e, dunque, anche di un campionato intero.
Eppure a giugno scorso i tre tenori gialloblu l’avevano sfiorata quella serie A, l’avevano fatta respirare a tutta la città dopo oltre 8 anni. Che undici fantastico quello! E più passa il tempo e più si ripensa agli attori, più si è convinti che quel Modena avrebbe dovuto farcela a raggiungere l’obiettivo.
E come chiedere ad un sostenitore gialloblu di non sognare dopo una stagione simile? Come non aspettarsi un’altra annata da protagonisti ed una cavalcata simile a quella che regalarono i vari Rizzo, Molina e Babacar?
E pensare che quando l’Italia si laureava campione del Mondo in Germania, il Sassuolo, che oggi ha messo le tende in paradiso, giocava nella vecchia C2; mentre il Carpi partecipava ancora al campionato nazionale dilettanti. Com’è cambiato il mondo del Modena F.C.; oggi terza squadra della provincia.
Trasformare l’incubo in un sogno è possibile, basta poco. In questa serie B, il secondo posto non è utopia; figuriamoci i playoff.
E poco conta la consolazione di avere a due passi da casa un’altra formazione che milita in Serie A; il sapore non sarà mai lo stesso se una delle due compagini sul rettangolo verde non ha la maglia gialla.