FONTE: Gazzetta di Modena
Il dietrofront di Dia Djédjé, il sogno premonitore di Ebagua, le vicende societarie del Brescia (Caracciolo), il ritiro di Trezeguet e le oscillazioni della tribù di Galabinov. Sono tutti i motivi che nel mercato invernale hanno impedito al Modena di aumentare il proprio potenziale offensivo. Almeno sulla carta. Che ce ne fosse bisogno comunque lo dimostra non solo il suddetto elenco degli attaccanti cercati dal club gialloblù, ma anche il dato statistico dei gol segnati finora, 22 in 25 gare. Solo il Latina (21) ha fatto di peggio. E’ noto che i numeri… virtuosi del Modena finora sono stati quelli relativi alla fase difensiva (21) e ai gol di Granoche (13), attualmente vicecapocannoniere del torneo. Non si può però non essere preoccupati per la fase offensiva, visto che finora è stata rappresentata quasi solo dal Diablo. E’ estremamente rischioso dipendere dai gol di un solo giocatore, situazione infatti statisticamenteanomala, e non solo a livello di serie B. Anche senza contare la seconda marcatura di Vicenza (autorete causata da un suo tiro), Granoche da solo ha segnato il 59 per cento delle reti gialloblù, una percentuale che non trova riscontro per nessun altro attaccante di questo campionato. Avvicinata solo da quella di Castaldo, 14 gol su 27 (51%) nell’Avellino, ma molto superiore al 48% di Marchi (Pro Vercelli), al 37% di Calaiò (Catania), al 35% di Catellani (Spezia), al 34% di Cocco (Vicenza), al 30% di Mbakogu (Carpi) e al 32% di Caracciolo (Brescia). Neppure in serie A si trova un giocatore con un bottino di gol percentualmente tanto alto: i più decisivi al riguardo sono Menez, che ha segnato il 36% delle reti milaniste, e Icardi che ha firmato il 35%. Gli altri sono intorno a un terzo scarso, da Tevez e Higuain al 28%, all’astro nascente Dybala (29%) del Palermo. Al momento nel calcio professionistico italiano un solo giocatore ha una percentuale più alta, Momentè, autore di 11 dei 16 gol (68%) dell’Albinoleffe.