Centrali di Parmareggio Modena volley protagonisti su Il Resto Del Carlino.
Le lacrime dopo il ko interno con Trento, che ha sfumato il primo posto in classifica, sono state il punto di svolta della stagione di Pieter Verhees. Un appiglio formidabile, che non sarebbe bastato se Angelo Lorenzetti non gli avesse teso la mano: la fiducia del coach e quella di Bruno hanno consentito al gigante belga di trovare i propri punti di riferimento, scatenandone la personale riscossa. Verona, Macerata, la doppia sfida dei quarti con Ravenna e infine Latina: cinque partite di fila nelle quali Verhees è sempre stato il miglior centrale in campo per rendimento complessivo. Il belga è cresciuto in tutti i fondamentali, a partire dal muro: in tutte e cinque ha azzeccato almeno due killer block (addirittura sei in gara-1 con Ravenna). Nelle ultime cinque Pieter ha messo giù 54 palloni, quasi 11 a partita, con 18 break point. L’ultimo fondamentale rispolverato è la battuta al salto, efficace con due ace e soli due errori nel finale da infarto contro Latina. Le ragioni della resurrezione di Verhees sono di due tipi: dal punto di vista tecnico il belga gode della stima di Bruno, dal punto di vista psicologico, poi, l’indole mite di Pieter compensa l’impeto del resto del gruppo. I tifosi gialloblù, tra sabato e oggi, ne hanno elogiato soprattutto la professionalità, riferendosi all’indiscrezione che vorrebbe il brasiliano Lucas Saatkamp in arrivo al PalaPanini dopo l’estate per soffiargli il posto. Eppure nei corridoi di Viale dello Sport si vocifera che Verhees potrebbe comunque essere confermato, soprattutto se sarà necessario allungare la rosa in vista della Champions League.
Assieme all’exploit di Pieter Verhees, Parmareggio Modena celebra anche il ritorno di Matteo Piano a numeri di riguardo nel suo fondamentale prediletto, quello del muro. La prestazione di Teo in gara-1 è stata marginale in attacco, anche per via dei pochi palloni avuti a disposizione, ma risolutiva sull’altro fronte, con ben sei colpi vincenti. L’ultima prestazione analoga per impatto Piano l’ha offerta a Latina. Era il 15 marzo questa volta: Modena quella partita l’ha persa, ma le cinque stampate di Matteo hanno evitato una vera e propria disfatta. Recentemente Bruno Rezende ha svelato, in un’intervista a TRC, l’esistenza di un problema fisico che rende la vita difficile a Piano da almeno un paio di mesi. Il magro bottino di appena tre palloni recapitati da Bruno nei cinque set contro Latina è la prova evidente che un problema c’è, e non strettamente tecnico: una dieta ferrea del genere nasconde magari un fastidio alla spalla o alla zona addominale, che non gli impedisce di murare e battere flottante ma sconsiglia di abusare del fondamentale d’attacco.
Il Resto del Carlino. Parmareggio Modena Volley, il ritorno dei centrali
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