Sulla Gazzetta di Modena vengono riportate le parole di due grandi ex della pallavolo modenese: Franco, “Mano di Pietra”, Bertoli e Raul Quiroga.
L’aver consegnato a inizio stagione la maglia numero 4 a Petric ha significato per Bertoli un sentirsi nuovamente coinvolto nel mondo della pallavolo, quasi come se fosse tornato lui stesso in campo.
Parlando di Petric dice:”È un giocatore che a me piace moltissimo: ha il fuoco dentro, ve lo posso assicurare, ma sa gestire le sensazioni che prova come pochi altri campioni. Diciamo che è l’uomo giusto per un gruppo che di personaggi estrosi è già abbastanza dotata. Tecnicamente lui batte bene, mura bene, difende bene, attacca bene, insomma, sa fare tutto bene ed è solidissimo sotto l’aspetto mentale. Il giorno che gli consegnai la maglia lo vidi emozionato e con il rispetto che ha un ragazzo nei confronti di chi la aveva indossata per tanti anni, per questo mi fece un’ottima impressione. Così, prima dell’inizio dei play off sono andato al palazzetto e gli ho detto che alla fine dell’ultima partita io gli avrei chiesto la sua, con la speranza di doverci poi cucire qualcosa sopra».
«Se qualcuno mi chiama, prendo l’aereo e vengo a portare il mio 9 a Ngapeth anche domani», sono le parole di Raul Quiroga, bombardiere della Panini che del fenomeno francese dice: «Ho giocato contro il padre di Ngapeth, Eric, persona serissima, simpatica, e ho anche avuto modo di conoscerlo. Lui era un ottimo giocatore, attaccante di grandi qualità. Devo dire che il figlio sta facendo anche meglio di lui, cosa non facile. Earvin mi ha impressionato. L’ho visto anche giocare con la Francia tempo fa, lui è uno che sa fare tutto. Quello che colpisce è la facilità con cui lui rende facili le cose anche più difficili, qualità tipica questa dei campioni. Quando gioca al massimo Ngapeth fa davvero la differenza anche se il tipo di gioco ora è molto cambiato ed è più facile, visti i palloni spinti in banda, trovarsi con meno muro di quello che avevamo noi. Lui comunque ha intelligenza nel gioco, lo si capisce subito, e quando ne ha bisogno ha un gran braccio, davvero come pochi in circolazione». Il 4 e il 9 sono al posto giusto: lo confermano Bertoli e Quiroga!
Gazzetta di Modena. Bertoli e Quiroga: “Il numero 4 e il 9 sono al posto giusto”
MonicaMares
Monica Mares, torinese classe 1981 si avvicina alla pallavolo nel 2006 quando, durante i giochi olimpici invernali di Torino 2006, lavora come assistente personale di Roberto Ctvrtlik, ex giocatore statunitense degli anni '90. Cinque anni dopo inizia a collaborare con il Giaveno volley in A2. Dal 2011 al Gennaio 2013 la troviamo a Modena, nello staff gestione della parte stampa e comunicazione web della squadra femminile. Firma di Pallavoliamo.it entra nella nostra scuderia per raccontarci le emozioni, i retroscena e gli sviluppi del volley. Passione, grinta e determinazione rappresentano questa ragazza che arriva dal nuoto sincronizzato e cui motto è " Atleta ero e atleta resterò per sempre"
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