Ha commesso probabilmente grossi errori la coppia di tecnici del Modena Melotti-Pavan nella gestione dei cambi a gara in corso, ma per il mister canarino qualcosa andava fatto e le cause dell’ennesimo ko che avvicina i gialli al baratro sono altre come spiega in sala stampa: “Il secondo tempo non è stato propriamente positivo, la partita si è messa bene per noi come succcesso tante altre volte, poi abbiamo avuto uno sbandamento. Inspiegabile è stato il gol subito tra l’altro, nel primo tempo abbiamo avuto la possibilità di arrotondare, ma la Ternana è sempre stata pericolosa, si vedeva tutte le volte che scendeva e ci rendeva la vita difficile. La speranza era quella di entrare in campo nel secondo tempo con lo stesso spirito con cui avevamo iniziato invece è successo il contrario, abbiamo fatto giocate blande, eravamo sfiduciati, non avevamo il morale giusto per poter vincere la partita. Faremo ancora di tutto, non vengo a dire che andiamo a retrocedere. I presupposti non sono positivi specialmente dopo questo secondo tempo, ma il dovere è quello di mettere tutte le nostre forze anche se ora non dipende più solo da noi. Oggi potevamo chiudere il discorso, non siamo stati bravi a farlo e la gente giustamente ci contesta”.
Melotti approfondisce poi i problemi della squadra: “Non penso di dover dire io che i problemi questa squadra li ha da un po’ di tempo, problemi abbastanza pregressi. Si è cercato lavorare molto sulla componente psicologica, a volte siamo riusciti e a volte siamo ricaduti in sitauzioni che non ci aspettavamo”.
Successivamente poi la spiegazione sui cambi: “Fedato e Garritano saltavano l’uomo? Nel secondo tempo non ho visto mica tanto saltare l’uomo. In panchina abbiamo questi e dobbiamo cercare di cambiare se qualcosa non funziona. Il loro sistema di gioco era molto semplice: due o tre fraseggi e verticalizzazione su Ceravolo con Avennati che veniva incontro. Abbiamo provato a cambiare qualcosa, ma di sicuro non è questo il momento di dire se i cambi sono stati sbagliati o meno. Anche nelle altre partite ho provato a cambiare qualcosa, ma la modifica non è stata sufficiente. In queste situazioni cerchi di fare qualcosa, dopo 15-20 minuti del secondo tempo dovevamo farlo e a volte le scelte sono giuste e condivise, a volte no”.