Il pari del Modena a Latina è un brodino che non mette i canarini al riparo da nulla se non dallo spettro lugubre della retrocessione diretta. Ancora una volta l’undici gialloblu ha palesato grossi limiti e commesso errori pesanti come il mani di Schiavone che ha causato il rigore del pareggio pontino. Antonio Caliendo, però, nel post gara loda i propri ragazzi ed ai microfoni di Trc attacca la frangia di sostenitori che lo contesta: “Negli spogliatoi ho fatto i complimenti ai ragazzi perché hanno messo in campo la grinta che volevo vedere e questo mi tranquillizza, sanno il loro potenziale e sono arrabbiati. Non voglio parlare del Play Out con l’Entella, ma sono convinto che anche quest’anno riusciremo a centrare i nostri obiettivi. Mi rammarica, invece, che i tifosi mi incolpino di non so che cosa. Non sono nè un Presidente, nè un finanziatore, ma un manager venuto qua per fare questo e non permetto a nessuno di offendere la mia trasparenza. Se avessi fatto del male a qualcuno mi sarei preso le mie responsabilità, sono un uomo che ha famiglia e come me anche i tifosi a cui chiedo di farsi un esame di coscienza. Mi piacerebbe concludere al meglio questa stagione e poi fare una conferenza stampa in cui serenamente racconterò per filo e per segno a voi giornalisti dove abbiamo sbagliato e dove hanno sbagliato i giocatori”.
Infine uno sguardo all’ennesimo tormentone che potrebbe aprirsi nelle prossime settimane sotto il piano societario: “Sono disponibile al massimo ad aprire le porte ad eventuali partner, ma il Modena non è in svendita. Abbiamo 24 giocatori di proprietà, cosa mai successa negli ultimi dodici anni, e abbiamo sanato ogni anno il bilancio per 6-7 milioni. Faccio calcio da 45 anni e non mi sento secondo a nessuno”.