FONTE: Francesco Dondi da “La Gazzetta di Modena”
La procura di Modena non ha intenzione di limitarsi agli atti elaborati dai colleghi di Napoli. Anzi, sul mondo Cpl sta valutando se approfondire nuovi filoni soprattutto alla luce della documentazione sequestrata durante il blitz del reparto Operativo dei carabinieri di Modena e del Noe di Bologna. E tra i faldoni acquisiti e che andranno sviscerati nei dettagli c’è anche l’intenzione di effettuare un focus sul legame tra la cooperativa e il Modena Calcio. Per ora ci si trova in una fase interlocutoria, ma gli inquirenti, coordinati dal procuratore Lucia Musti, vogliono capire se il club calcistico sia servito all’impresa per ottenere lavori secondo quel metodo emerso a Ischia: vinco appalti e in cambio effettuo opere non contemplate nei contratti. Ci sono poi alcune dichiarazioni dell’ex presidente Casari, rilasciate nell’interrogatorio di garanzia a Napoli, che potrebbero poi aprire un ulteriore accertamento sull’utilizzo di fondi neri. Non a caso il leader maximo, rigettando ogni addebito sui soldi importati da Francesco Simone dalla Tunisia, disse al gip Amalia Primavera: “devo pagare delle cene, sono stato anche nel calcio, i giocatori, una cosa, un’altra, due, tremila, diecimila euro. In nero? Si, cioè, capito?”. Ammissioni che hanno allertato gli investigatori i quali hanno deciso di vederci chiaro.
Inoltre il legame tra Cpl e il Modena è infatti ancora in essere. La cooperativa non possiede più quote societarie – ed è cosa risaputa la tensione che in diverse assemblee dei soci si respirò per l’investimento sportivo sostenuto e difeso da Casari a discapito di molti detrattori interni che ne contestavano l’esborso economico necessario a coprire i milioni di passività gestionale – ma è legata al club gialloblù per i prossimi due anni con un contratto di sponsorizzazione, relativo anche a CoopGas, da un milione di euro complessivo. La storia tra Cpl e la squadra del capoluogo parte nel 2009 quando le cronache raccontano di un accordo in extremis tra l’ex proprietario Romano Amadei e Casari, sancito davanti al sindaco Giorgio Pighi e l’assessore allo Sport, Antonino Marino. Un investimento, quello nel calcio, che ha sicuramente dato visibilità e importanza in tutto il Modenese alla cooperativa.