FONTE: www.itasportpress.it
Sono cinque le partite di Serie B per cui la Procura di Catania ritiene accertata la combine e sulle quale ha indagato la polizia di Stato. Si tratta Varese-Catania del 2 aprile 2015, terminata con il risultato di 0-3; Catania-Trapani dell’11 aprile 2015, terminata 4-1; Latina-Catania del 19 aprile 2015 terminata 1-2; Catania-Ternana del 24 aprile 2015 terminata 2-0; e Catania-Livorno del 2 maggio terminata 1-1. Accertamenti sono in corso anche su Catania-Avellino del 19 marzo 2015 terminata 1-0.
Questi risultati positivi in sequenza hanno consentito al Catania di tirarsi fuori dalla zona calda della classifica di serie B. Le indagini sono state avviate all’indomani della partita Virtus Entella-Catania con i rossoazzurri che, con la sconfitta, erano precipitati in fondo alla classifica in piena zona retrocessione. L’operazione ha preso l’avvio dalle conversazioni telefoniche tra gli interlocutori che, intercettati, utilizzavano sempre lo stesso modus operandi. I ‘treni in arrivo’ erano i giocatori da avvicinare e gli ‘orari di arrivo’ le maglie che i giocatori avrebbero indossato in campo.
Dai colloqui intercorsi tra gli intercettati è emersa l’esistenza della combine. C’era sempre lo stesso schema: tre giocatori da avvicinare e gli orari d’arrivo degli stessi. Nel corso dell’indagine questo modus operandi si è consolidato. La prima fase è quella ideativa con al suo vertice il presidente Pulvirenti che dava l’avvio al tentativo di combine, poi una fase esecutiva con la consegna del denaro. Non solo intercettazioni, ma anche video che riprendono il tentativo di combine.
Nell’inchiesta, oltre ai sette arresti, ci sono anche diverse persone indagate. Come ha spiegato il procuratore di Catania Giovanni Salvi, le persone coinvolte sono il proprietario del Messina Pietro Lo Monaco, l’ad dello stesso Messina Alessandro Failla e il ds Fabrizio Ferrigno, e i giocatori Alessandro Bernardini (Livorno), Riccardo Fiamozzi (Varese), Antonio Daì (Trapani) e Matteo Bruscagin (Latina). Non sono indagati giocatori del Catania. I giocatori avrebbero ricevuto, in media, 10 mila euro ciascuno e nell’inchiesta sono indagate complessivamente 19 persone.
Le intercettazioni
http://youtu.be/hhjfqVAuf7M