Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una tifosa alla squadra femminile della PGS Smile.
Il calcio credo che sia una passione per la quale si nasce predisposti.
E’ un interesse che matura nel corso del tempo e che difficilmente si riesce ad abbandonare.
Io di calcio, invece, non ho mai capito nulla.
I miei amici hanno sempre tentato di spiegarmi il fuori gioco, il calcio d’angolo e le rimesse ma, purtroppo, con scarsi risultati.
Un giorno però ho avuto l’ opportunità di conoscervi.
Onestamente non sapevo nemmeno dell’ esistenza della P.G.S. Smile fino a quel giorno o, ancora meglio, non sapevo dell’esistenza di una squadra di calcio femminile.
La prima partita è stata singolare.
Appoggiata con la testa alla mano cercavo di seguire la palla con gli occhi e l’arbitro (con fischi annessi) con la testa. Inutile dire che come primo risultato non fu un granchè: nè per me, nè per voi.
Questo insuccesso da ‘entrambe’ le parti mi spronò a venire una seconda volta, una terza, una quarta volta.
Piano piano incominciavo a capirvi e a conoscervi una per una, sul campo e fuori.
Imparavo i numeri delle maglie, i ruoli e i punti di forza di ognuna di voi.
La cosa più importante era però, il fatto che iniziavo a concepire il calcio femminile come sport a tutti gli effetti.
Non avrei mai immaginato di arrivare ad appassionarmi a una squadra.
Io, così ignorante in materia.
Pioggia, sole, neve, cercavo di fare il possibile per non mancare mai.
Nel mio piccolo incominciavo anche a capire i miei amici e tutti quei bidoni tirati all’ ultimo per guardare l’ Inter.
Guardare una partita di calcio femminile è, per una donna, estremamente empatico.
La fatica che percepisci la vivi come tua, i crampi sono sofferti, la disfatta, anche.
Un qualcosa associato così tanto ad un uomo prende un’ eleganza diversa se intrapreso da una donna.
Ho iniziato a capire i tifosi , le urla degli amici davanti alla tv le bevute fatte in onore della squadra di calcio preferita.
Ciò che oggi sto cercando di dirvi è che in realtà non importa affatto se il calcio femminile è considerato come calcio di serie B o come un ‘non calcio’.
Non importa se qualcuno dei vostri amici vi ha preso in giro perchè facevate uno sport da maschiaccio.
Non importa nemmeno se qualcuno delle vostre amiche non capiva perchè non potevate sbronzarvi il sabato sera perchè il giorno dopo c’era la partita.
Ciò che importa veramente è che con il vostro gioco avete fatto appassionare perchè ci mettete altrettatanta passione e volontà.
La passione vera verso qualcosa non si può spiegare a parole in quanto quest’ultime la renderebbero estremamente banale.
Siamo fatti di emozioni e credo che il vero goal sia saper mettere amore in qualcosa e farlo arrivare al cuore di qualcun’altro.
Non è un operazione semplice e soprattutto non sempre riesce bene.
Questo è solo per dirvi che nei miei riguardi, a voi è riuscita benissimo.