Il contatto tra Valentino Rossi e Marc Marquez nel corso del 7’ giro del Gran Premio della Malesia di ieri farà storia. Chi ha ragione? Il 9 volte campione del mondo di Tavullia o il giovane rampante spagnolo? Prima di tutto riviviamo i momenti chiave dell’intero weekend.
Giovedì, alla conferenza stampa dei piloti, Valentino Rossi ha lanciato il sasso sulla gara del classe 93′ in Australia: “L’obiettivo di Marquez a Phillip Island non era solo vincere la gara, ma aiutare Lorenzo ad andare lontano e cercare di fare più punti alle mie spalle”
Venerdì secca la risposta di Marquez: “Sono sorpreso delle parole di Valentino, penso che stia lottando per il campionato visto che ha 11 punti di vantaggio e quindi sia un po’ nervoso, deve pensare a lottare con Jorge”.
Sabato, subito prima delle prove ufficiali, è stato il turno di Lorenzo a dire la sua: “Credo sia chiaro che si tratti di una strategia per influenzare gli altri piloti, sia Iannone che Marquez in particolare, avendo paura che la sua mancanza di velocità gli possa far perdere il campionato”.
Domenica, ieri, si è corsa la gara, Pedrosa partiva dalla pole, dietro di lui in prima fila Marquez e Rossi, quarta posizione per Lorenzo. Già dai primi giri Pedrosa prende il largo dando un paio di secondi agli inseguitori. Lorenzo riesce a passare Rossi e si mette in terza posizione dietro a Marquez, ma alla curva 4 Marc va largo e Lorenzo si infila in seconda posizione, mentre Rossi arranca un po’. Il giro successivo Valentino raggiunge Marquez ed ingaggia un bagarre fatta di sorpassi e controsorpassi, alcuni al limite, tant’è che ad un certo punto Rossi si gira e manda a quel paese Marquez. Il giovane spagnolo non si arrende e gli restituisce subito il favore con un altro sorpasso al limite. La curva dopo succede il patatrac, Rossi si gira ripetutamente, guarda Marquez, lo allarga e i due arrivano al contatto con Valentino che allarga la gamba e lo spagnolo che cade. Rossi prosegue poi la sua gara concludendo al terzo posto dietro Pedrosa e Lorenzo.
La commissione gara immediatamente dopo il contatto tra Vale e Marquez decide di mettere sotto investigazione i due decidendo di convocarli entrambi nel post gara per sentire i loro punti di vista. Nel momento in cui Rossi entra nel stanza coi commissari, Marquez è già li, e rivolge queste parole allo spagnolo: “Bravo eh, bravo”.
Pochi minuti dopo esce la sanzione decisa da Mike Webb, direttore di gara: 3 punti in meno sulla patente per Rossi e partenza dall’ultima casella nel Gran Premio di Valencia, quello che deciderà il mondiale. Una sentenza pesante, che toglie molte possibilità di vittoria del campionato per Valentino Rossi.
Dopo la sentenza Lorenzo rincara la dose: “Penso che la punizione sia stata troppo leggera, se un altro pilota avesse fatto la stessa manovra avrebbe avuto una punizione molto peggiore. L’ha salvato il suo nome.”
Forte anche l’accusa di Marquez: “Mi ha guardato più volte e poi mi ha dato un calcio per farmi cadere, nel calcio questo è cartellino rosso. Le immagini sono chiare.”
Valentino Rossi si difende: “Marquez ha dimostrato che quello che ho detto nei giorni scorsi era vero. Peccato io avrei voluto giocarmela con Jorge ma Marquez si è messo in testa che voleva deciderlo lui, il suo obiettivo era farmi perdere il mondiale. Non è vero che gli ho tirato un calcio, si vede molto bene nella ripresa dall’elicottero, Marc mi colpisce nella coscia sinistra col manubrio, a quel punto io ho perso il piede dalla pedana ma lui stava già cadendo. Con un calcio una Moto GP non cade, è troppo pesante. Io volevo solo portarlo all’esterno per farlo uscire di traiettoria, non ce la facevo più, mi ha portato allo sfinimento, volevo fargli capire di smetterla, fai basta. Ma lui non l’ha capito, con questa sanzione ha vinto Marquez, si era messo in testa che voleva deciderlo lui il mondiale, e ce l’ha fatta. Ora non so se mi presenterò a Valencia, vediamo..”
La certezza è che il mondiale adesso per il Dottore diventa un’impresa, i punti di vantaggio su Lorenzo sono 7, ma partire dal fondo dello schieramento a Valencia lo chiama ad una rimonta ai limiti del possibile. In caso di vittoria di Lorenzo, Valentino dovrebbe arrivare per forza secondo per vincere il mondiale, cosa molto complicata. Senza dimenticare che ci sarà sempre Marquez di mezzo, un Marquez ora indemoniato con Valentino.