fonte Gazzetta di Modena
Il “mutismo” che la faceva da padrone nelle stanze di via Marx qualcosa doveva pur nascondere. Bocche cucite come se un solo punto in tre scontri salvezza fosse la normalità. Qualcosa, come dicevamo, doveva essere nell’aria e non a caso, nei giorni successivi il ko di Frosinone, avevamo raccontato di un “piano B” che portava in dote ribaltoni e controrivoluzioni. Ipotesi non confermata dai vertici biancorossi, ma a dire il vero nemmeno mai smentita. Ed effettivamente, ieri, ecco la svolta che porta la firma patron Stefano Bonacini: via Giuseppe Sannino, ritorno di Fabrizio Castori e conseguenti dimissioni del direttore sportivo Sean Sogliano. Un colpo di scena verrebbe da dire: forse sì per quanto riguarda le tempistiche, non tanto invece per il provvedimento che, appunto, era stato già preso in considerazione nella giornata di giovedì scorso. A cambiare, oltre ai volti, saranno anche i modi di vivere e interpretare il gioco, un gioco molto costoso, del calcio. Con il “Castori-bis” ritornano in primo piano anche le figure di Giandomenico Costi, Andrea Nuti e Roberto Perrone. Il trio, che rappresenta la storia recente del club carpigiano, era infatti finito nel dimenticatoio. O forse per meglio dire ai margini del progetto tecnico. Per farla ancora più semplice? Più corsa e più lavoro fisico durante la settimana. Ripercorrendo così quella strategia che ha pagato sia nella passata serie B, sia nei campionati che hanno portato lontano i biancorossi delle sabbie mobili dei Dilettanti. Il ritorno di Castori ha dunque implicato l’addio di Sean Sogliano. Il direttore sportivo biancorosso e il tecnico marchigiano non hanno effettivamente mai legato: troppo differente, come dicevamo, il modo di vedere il calcio. Fatto sta che mentre il tecnico, acclamato e stracclamato, era al lavoro sul campo dell’antistadio, il dirigente di Alessandria si trovava a colloquio con patron Stefano Bonacini. Motivo del discutere, ovviamente, la chiusura dell’esperienza biancorossa dell’ex Verona ufficializzata poi in serata. Sul tavolo, come spesso accade in questi casi, sono finte alcune questioni economiche che sono state valutate con attenzione e risolte dopo alcune ore di riunione. Tutto questo prima del comunicato ufficiale del club biancorosso che, poco dopo le ore 19, ha messo definitivamente la parola fine alla breve “era Sogliano”. Poche righe stringate per annunciare la fine di un ciclo, queste: “ll Carpi comunica la risoluzione consensuale del rapporto con il direttore sportivo Sean Sogliano, a cui va un ringraziamento per il lavoro svolto in biancorosso”. A questo punto si aprono diversi scenari su quella che potrebbe essere la conduzione sportiva nel “nuovo” Carpi. In auge l’opzione interna con annesso possibile “aiuto” sul mercato dell’ex Cristiano Giuntoli. In questo caso le soluzioni in campo vorrebbero la promozione dell’attuale team manager Matteo Scala oppure un ritorno, più complicato, dell’ex Giuseppe Pompilio (ora al Napoli). Attenzione anche alla candidatura di Giancarlo Romairone già cercato in estate. Non trovano conferma le voci riguardanti Nereo Bonato.