Fonte Gazzetta di Modena
Dilettanti o professionisti? È questa la domanda che molti addetti ai lavori del calcio nostrano si stanno ponendo in queste settimane. Proprio così, perché mai come quest’anno il calendario dei tornei regionali e anche provinciali è fitto di partite, e mai come nella stagione in corso i turni infrasettimanali sono all’ordine del giorno. Non si parla solo di Coppa Italia, che, essendo ad eliminazione diretta, impegna sempre meno squadre, bensì di ulteriori turni di campionato piazzati nel bel mezzo della settimana e che creano tanti problemi organizzativi e sollevano una domanda: è giusto che i Dilettanti debbano sostenere i ritmi di un calendario che non impegna così nemmeno i professionisti? Sia nel girone A di Eccellenza che nel B di Promozione le nostre modenesi hanno avuto, in questa prima parte di stagione, ben due turni infrasettimanali di campionato, senza contare quelli di Coppa. Partite “extra” che fanno storcere il naso e lasciano qualche interrogativo tra giocatori e dirigenti, tenendo in considerazione che entrambi i calendari delle categorie volgeranno al termine domenica primo maggio, lasciando quest’ultimo mese interamente scoperto. Mancanza d’illuminazione negli impianti, rischio nebbia, congelamento dei campi, ed impegni lavorativi, sono i principali problemi emersi chiacchierando con alcuni dei protagonisti del calcio geminiano. E se da un lato non c’è soluzione alle condizioni meteorologiche avverse (Mercoledì scorso è stata sospesa la partita di coppa tra La Pieve Nonantola e la Rosselli Mutina dopo appena 10’ per fitta nebbia), l’idea di “calendariare” qualche partita in più nella stagione primaverile c’è eccome; il Ds Tony Pisciotta, sempre impegnato con tre partite a settimana dall’inizio della stagione con la sua Pieve sottolinea: “Se si potesse giocare maggiormente con l’arrivo della bella stagione, sono certo che non si verificherebbero situazioni come quella di mercoledì contro la Rosselli… ”. Sulla stessa lunghezza d’onda è mister Davide Pavesi, che ricorda l’ultima esperienza a Cavezzo: “Io l’anno scorso ho perso un campionato per via del turno infrasettimanale. Tra squalifiche e rinvii il torneo è falsato. Perché non si gioca il mese di maggio? I campi sono bellissimi. Giocare ora non ha davvero senso!” Il direttore sportivo del Fiorano Gian Luigi Rebuttini non è d’accordo, invece, sul far giocare nel primo pomeriggio durante i giorni lavorativi: “Onestamente mi sembra ingiusto obbligare a scendere in campo nel primo pomeriggio squadre che non sono dotate di impianto di illuminazione. Ricordiamoci che siamo dilettanti e la gente lavora. Il peso cade anche sulla società che si deve attrezzare per affittare un campo che sia a norma per giocare la sera.” Infine Orsini, il direttore sportivo dello Zocca, suggerisce una possibilità concreta: “Perché non posticipare la prima giornata di campionato e fare giocare il turno di coppa la prima domenica di settembre? Si concluderebbe una domenica dopo, ma si risparmierebbe un mercoledì di nebbia e gelo sui campi…” Tommaso Turci