FONTE: Rossano Donnini per “Il Resto del Carlino”
Finalmente un gol di piede per Lino Marzorati. La sfida fra Modena e Pro Vercelli è stata decisa da un suo destro scagliato da poco dentro l’area, imprendibile per Piagliacelli. Di reti in campionato Marzorati ne aveva già messe a segno quattro, tre con l’Empoli (due in Serie A, la terza in B), una con il Sassuolo (ancora in A), ma sempre di testa. Questo suo primo gol di piede, che ha portato al Modena tre punti molto pesanti, il 29enne difensore originario di Rho e cresciuto nelle giovanili del Milan lo ha dedicato alla moglie che compiva gli anni e a una zia che in questi giorni non sta bene. Una rete che ha riscattato la sua prestazione, come del resto quella della squadra gialloblù, fino a quel punto un po’ confusa. Marzorati, arrivato al Modena nel gennaio del 2014 dal Sassuolo, in questa stagione sta giocando con una continuità che gli era un po’ mancata nelle precedenti stagioni con Walter Novellino, quando era più che altro un rincalzo di Cionek e Zoboli, in concorrenza con Gozzi. Il Modena attuale ha in rosa tre difensori centrali più o meno dello stesso livello, Cionek, lo stesso Gozzi e appunto Marzorati, ma quest’ultimo è stato quello che ha giocato di più. Cionek ha dovuto saltare diverse partite per gli impegni con la nazionale polacca, mentre Gozzi ha subito un infortunio che lo ha tenuto al palo per alcune settimane. Anche per questi motivi, dei tre Marzorati è stato quello che ha messo insieme più presenze (12, contro le 10 di Cionek e le 5 di Gozzi). E quando Crespo è passato alla difesa a tre, lui c’è sempre stato, prima fra Cionek e Popescu, poi, contro la Pro Vercelli, come centrale di sinistra in linea con Aldrovandi e Gozzi. Il campionato di Marzorati è stato finora abbastanza altalenante. A prestazioni piuttosto brillanti come quella contro l’Ascoli, ne ha alternate altre decisamente poco convincenti, con diversi svarioni, un paio di rigori causati e persino un’autorete. Il pubblico in qualche occasione, come sabato sera, lo ha anche contestato e lui non l’ha presa bene. Per questo anche dopo la vittoria contro la Pro Vercelli, un successo dove c’era dentro tanto di suo, non è sembrato sereno come avrebbe dovuto. Risentito, ma anche orgoglioso: con quel gol di piede ha messo a tacere chi lo contestava. Il modo migliore di reagire alle critiche. Spesso troppo frettolose.