FONTE e FOTO: Gazzetta di Modena
Tutto come un anno fa, o quasi. Il Modena di Hernan Crespo viaggia a braccetto con l’ultimo di Walter Novellino: entrambe le compagini dopo 13 giornate hanno conquistato 15 punti, un bottino raccolto seguendo due sentieri diversi che fondamentalmente rispecchiano le differenti mentalità dei due tecnici. La squadra di Crespo ha ottenuto 4 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte, quella di Novellino aveva raccolto 3 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte. Differenze anche nei gol, il Modena argentino ha segnato 10 gol subendone 16, quello “novelliniano” sempre 10 all’attivo, ma appena 11 al passivo. Numeri che appunto rispecchiano la filosofia dei due tecnici, il Modena di Novellino, soprattutto nelle prime giornate, era una squadra difficile da battere, che non giocava bene al calcio, ma che era bravissima nel far giocare male gli avversari. Difesa di ferro, tantissimi pareggi, sia in casa sia in trasferta, ma anche tante difficoltà nel perforare le difese avversarie. Le stesse che accusa la squadra di Crespo, che, però, ha un pregio: gioca sempre e comunque per vincere, sia in casa sia in trasferta. Una mentalità che a volte espone il fianco all’avversario (da qui le 6 sconfitte e i tanti gol subiti), ma che permette alla squadra di vincere con maggiore frequenza e di affrontare gli avversari alla stessa maniera, sia in casa sia in trasferta. Il Modena di Crespo costruisce molte più occasioni da rete, ma ha terribili difficoltà nell’andare a segno e questa osservazione permette un’ulteriore raffronto tra le due squadre. Quella di Novellino aveva goduto di un Granoche straordinario nelle prime 13 giornate, capace di andare a segno 6 volte. Non solo: di quelle 6 reti ben 4 furono decisive ai fini del risultato, fruttando alla classifica canarina ben 10 punti. Un segnale che deve essere di incoraggiamento per il Modena di Crespo, che sul Diablo non ha praticamente mai potuto contare. Quella con la Pro Vercelli è stata la terza gara completa della sua stagione ed era palese a tutti che la sua condizione non fosse ancora ottimale. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte, ma dare al Modena anche solo alcuni di quei gol del vecchio Diablo significherebbe cambiare del tutto l’attuale classifica. Giochi ed ipotesi che non reggono nella realtà, ma fortunatamente il peggio, per quanto concerne gli infortuni, sembra essere alle spalle e il Modena ora attende il contributo dell’uruguaiano: immaginare un’altra super-stagione sul piano realizzativo è difficile, ma Granoche sarà in grado di portare a casa il suo bottino di reti se il fisico lo asseconderà. Crespo se lo augura, perché se il Modena imparerà a trasformare in gol il gioco fin qui messo in mostra allora la stagione dei canarini potrebbe cambiare per davvero.