Christian Bucchi, ex attaccante gialloblu’ che ha militato in maglia canarina nella stagione 2005/2006 culminata con i play-off, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di tuttomodenaweb.it. L’ex bomber gialloblu’ ha parlato del Modena che ha visto in questi primi mesi di campionato: “Ho visto una squadra che è partita bene nelle prime gare a livello di prestazioni, i punti non sono arrivati soltanto a causa di episodi molto sfortunati. La mancanza di risultati ha portato l’allenatore a cambiare qualcosa a livello tattico, sintomo di grande duttilità da parte del mister. Forse manca qualche punto rispetto alle aspettative iniziali ma la squadra gioca un ottimo calcio e si vede che ha formato un gruppo compatto”.
Bucchi ha poi parlato del tecnico Crespo e dell’attaccante gialloblu’ Francesco Stanco: “La sua squadra sta esprimendo un ottimo calcio, pur trovando qualche difficoltà nelle prime giornate ha saputo combattere e uscire dalle avversità, quindi credo che la strada che sta intraprendendo sia quella giusta. Il Modena ha fatto un’ ottima scelta a puntare su di lui. Stanco? E’ un attaccante che mi piace tantissimo, siamo stati anche compagni di squadra quando lui era molto giovane. E’ un bravissimo ragazzo e un grande professionista, poi se gli arriva un pallone in area non perdona, come ha dimostrato nell’ultima gara contro il Novara. La cattiveria sottoporta è sicuramente una dote essenziale per le punte e Stanco ha certamente questa cattiveria tra le sue caratteristiche”.
L’ex bomber canarino ha poi detto quale deve essere il “colpo” di mercato di questo Modena: “l miglior acquisto che il Modena può fare è il pubblico, ossia ritrovare l’entusiasmo che quest’anno, in certi momenti, non c’è stato. La piazza gialloblu’ in passato ha dimostrato di saper spingere la squadra alla conquista di molti successi, credo che con il ritrovato entusiasmo dei tifosi il Modena potrà fare bene a prescindere da quelli che saranno i rinforzi sul mercato. Io ho avuto la fortuna di vivere una stagione bellissima in maglia gialloblu’, quell’anno c’era un gran feeling tra pubblico, squadra e società. Mi ricordo che inizialmente era stato criticato il presidente per le scelte di mercato, poi il campo ha dimostrato che sia lui sia il direttore avevano preso delle decisioni corrette. Pioli era un tecnico molto preparato, la squadra aveva formato un gruppo molto unito e penso che i tifosi si siano riconosciuti nell’unità di quella squadra. Nel girone di ritorno il Braglia era sempre gremito, nelle ultime giornate c’erano sempre almeno dodicimila persone, un apporto così da parte del pubblico è determinante per qualsiasi squadra, non solo per il Modena che ha uno stadio e dei tifosi meravigliosi”.