Il “Resto del Carlino” riporta oggi un’intervista a Nicola Campedelli, ex centrocampista di Modena e Cesena, che parla del derby di domani. Per il classe ’79 146 partite disputate e 14 gol segnati con la maglia canarina tra il 2002 e il 2007.
Campedelli, quanti ricordi…
«Modena è stata la parte più importante della mia carriera. Ho giocato in A, per due stagioni sono stato capitano, e le ultime partite ‘vere’ le ho fatte da voi: quando ho scelto di tornare a casa mia, a Cesena, purtroppo mi sono fatto male quasi subito e ho dovuto abbandonare il calcio».
Lei è stato il calciatore più caro che il Modena ha comprato almeno negli ultimi 20 anni. La imbarazza o la inorgoglisce?
«Diciamo che sono stato poi venduto quasi altrettanto bene…».
In canarino momenti belli e brutti…
«Beh, due gol in serie A e tante belle partite davanti ad un grande pubblico, quel derby incredibile vinto in rimonta col Bologna, poi in B una promozione sfiorata in due stagioni, prima la beffa del gol di Reginaldo col Treviso poi a Mantova l’anno dopo nei playoff. E quel Modena-Juve col brutto fallo che subii da Dal Piero che mi costrinse a stare fuori per un po’. Ma lui a fine gara venne a chiedermi subito scusa».
A Modena tanti allenatori…
«Quello con cui ho più legato è stato Stefano Pioli, ottimo mister e grande persona, sono contento che sia arrivato a grandi livelli».
Anche lei è diventato tecnico, guidando anni fa per qualche partita il Cesena. Un’avventura breve e non fortunata, forse era presto per guidare una squadra di serie B?
«No, non credo fosse presto. E’ stata un’esperienza che comunque mi ha fortificato».
A Modena la prima vera panchina anche per Crespo
«Lo conosco bene, e non solo per averlo affrontato quando era all’Inter. Ho fatto il master di Coverciano con lui, e c’era anche Massimo Drago. Di Crespo ho sempre apprezzato voglia di imparare, umanità ed entusiasmo».
Il Modena però fatica…
«Gioca bene, ma concretizza poco. Certo che stare tanto tempo senza un giocatore e un leader come Granoche non è uno scherzo, anche se Stanco il suo lo ha fatto e Luppi è molto cresciuto. Mi fa piacere che in canarino, oltre a Stanco, ci siano ancora altri due ragazzi con cui ho giocato, Bentivoglio e Nardini, è sempre un grandissimo».
E il Cesena?
«Ho grandissima stima anche di Drago, e può puntare ai playoff. Come il Modena però raccoglie soprattutto in casa. Chi vince? E’ davvero da tripla, sono due squadre a cui piace giocare al calcio e verrà fuori una bella partita».