IL VALDANITO SUL GUERIN SPORTIVO
L’allenatore del Modena, Hernan Crespo si racconta al Guerin Sportivo: “All’inizio abbiamo faticato senza mai perdere, però, la nostra identità. Alla squadra chiedo di non perderla mai. Il Modena ha un’anima guerriera, lo ha dimostrato a dicembre quando ha messo sotto Bari e Novara, quando ha saputo ritrovarsi anche a livello mentale. Manca la continuità? Lo spiego con il fatto che solo verso la fine del girone di andata ho cominciato a cambiare meno, puntando su un nucleo preciso di giocatori. All’inizio non potevo permettermelo, non c’erano le condizioni per mandare in campo una squadra con la medesima ossatura. Ho dovuto far giocare gente che per certi versi rappresentava un’incognita anche per noi. Il Modena al completo avrebbe avuto un passo ben diverso. Chi all’epoca ci ha criticato, deve ricordare da dove questa squadra è partita. Siamo andati avanti senza mai piangerci addosso, neppure nei momenti in cui le cose giravano storte. Le responsabilità non mi spaventano, ma so che per fare bene non basta aver masticato calcio per una vita. Mourinho? Un grande. Lo criticano, poi però a Coverciano studiano i suoi sistemi. Mercato? Ci siamo mossi in maniera mirata, senza stravolgimenti: occorreva innanzitutto sfoltire la rosa ed è stato fatto. In difesa, l’arrivo di Bertoncini amplia la possibilità di rotazione. Camara e Crecco sono esterni offensivi funzionali al nostro modulo. Amauri? Il tentativo è stato fatto, ma non si è trovato l’accordo. Pazienza. Cionek? Ci mancherà, certo, ma l’occasione di giocare a Palermo, in Serie A, era irrinunciabile. La squadra ha pagato a lungo l’infortunio di Granoche, ecco perché c’era la necessità di intervenire già a gennaio. Ricordo poi che abbiamo giocato a lungo anche senza Mazzarani e Bentivoglio. Obiettivo? Conoscendomi, dico che la salvezza non mi basta. Intanto portiamo a casa il primo obiettivo, poi si vedrà. Salvarci senza passare dai playout rappresenterebbe un miglioramento rispetto all’anno scorso. Poi siamo tutti dei sognatori, vogliamo sempre il massimo. Carpi e Sassuolo? La situazione pesa, è innegabile. Dobbiamo scrollarci di dosso questo aspetto, un po’ troppo da provinciali. Loro giocano in A, bravi loro. Ma noi siamo il Modena: cerchiamo di guardare soprattutto in casa nostra. E al campionato di B”.