“Dopo 22 anni ho deciso di smettere”, sono le parole di un emozionato Luca Toni che, questa mattina, in conferenza stampa ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato. L’attaccante nato a Pavullo nel Frignano, dopo una lunga carriera, iniziata dai campi della Serie C e poi proseguita fino alla Serie A, con una parentesi anche all’estero prima in Germania (al Bayern) e poi negli Emirati Arabi, ha deciso che è arrivato il momento di dire “basta”.
Un attaccante vero, bomber di razza, che in ogni squadra in cui è stato ha saputo farsi amare dai suoi tifosi, tanto che in Germania gli hanno anche dedicato una divertente canzone: “Luca Toni numero uno”. Oltre ai premi di squadra, ha vinto anche diversi titoli individuali a dimostrazione che il fiuto del gol non gli è mai mancato: testa, piede, destro o sinistro, Luca Toni il vizio del gol l’ha sempre avuto.
Due volte capocannoniere in Serie A: 31 gol con la Fiorentina nella stagione 2005/2006 e 22 gol (al pari di Icardi) la scorsa stagione, a 38 anni, con il Verona. Nella stagione 2007/2008, con la maglia del Bayern Monaco, è diventato capocannoniere sia in Bundesliga, con 24 reti, che in Coppa Uefa con 10 gol.
Il 2006 è stato sicuramente l’apice della sua carriera, ha vissuto il momento più bello con la vittoria del Mondiale e poi la conseguente scarpa d’oro. Possiamo anche affermare (purtroppo) che è stato l’ultimo vero numero 9 che ha avuto la Nazionale Italiana.
Domenica sera gli amanti di questo sport saluteranno un pezzo di storia del calcio italiano e si augurano di poterlo vedere, per l’ultima volta, mettere quella mano vicino all’orecchio, che tanto ci ha fatto esultare ed emozionare.