di Fabio Sala
Dopo la Malesia ci spostiamo in Giappone. Si torna a correre subito a distanza di una settimana dal gp malesiano disastroso per la Ferrari e per Hamilton, fantastico per le Red Bull e Rosberg. In sintesi, la Sepang ci ha lasciato ciò: doppietta della casa austriaca (non accadeva dal 2013), Rosberg terzo, Raikkonen quarto, Vettel out alla prima curva per un lungo e contatto con Nico che gli ha causato la rottura della sospensione anteriore sinistra e la power unit di Lewis che al giro 40 va a fuoco.
COSA ASPETTARCI DA QUESTO GP? – Rosberg sicuramente da qui alla fine gestirà i 23 punti di vantaggio che lo separano da Hamilton. Un bel gruzzoletto da difendere per sole 5 gare. Probabilmente in Japan la Mercedes festeggerà l’ennesimo titolo costruttori, il terzo consecutivo. Le Red Bull stanno prendendo il largo e stanno assicurando il secondo posto nel mondiale costruttori. La Ferrari? deve reagire, assolutamente. Vettel deve ritrovare una serenità che sembra perduta: 5° nel mondiale dietro al compagno di squadra, 5 volte non ha preso parte ad una gara (a volte per suoi errori altre volte per errori di altri piloti o come in Bahrain per colpa del motore) e a Suzuka sarà retrocesso di tre posizioni sulla griglia di partenza. Kimi sta facendo un buon lavoro, ma manca di incisività e un po’ di cattiveria. Suzuka deve essere una delle gare per onorare una stagione praticamente fallimentare, che probabilmente si chiuderà con uno 0 nel tabellino delle vittorie in casa rossa. Deve farlo, anche per onorare la memoria del compianto Jules Bianchi che qui ha avuto l’incidente mortale nel 2014.