Una vita divisa tra la grande passione per lo sport che ama fin da quando era un bambino, il calcio, e il suo grande sogno nel cassetto, il rap. Stiamo parlando di Gianluca Steri o meglio G.Prince, nome con cui è conosciuto presso i suoi compagni della Yellah Gang e presso i suoi fan. Questo ragazzo è proprio il bomber che nella scorsa stagione ha trascinato, insieme a suoi ormai ex compagni, il Maranello in Promozione, raggiungendo un risultato storico per la società maranellese. Dopo un avvio di stagione inaspettato, ottenendo buoni risultati con il neopromosso Maranello, ha deciso di lasciare il club biancoceleste per accasarsi ai cugini del Colombaro. Unendosi agli Oranje ha deciso di scendere di una categoria, in un ambiente totalmente differente rispetto a quello precedente. Oggi lo abbiamo incontrato per fare un po’ di chiarezza sul suo recente trasferimento e per capire quali siano i suoi attuali obiettivi.
Nella scorsa stagione hai raggiunto col Maranello una promozione molto importante. Personalmente è stata la tua consacrazione come attaccante, cosa ti ha spinto a lasciare questa squadra?
«Sì, questo è vero però in quell’ambiente non avevo più gli stimoli giusti per continuare. Ero alla ricerca di una nuova avventura e il Colombaro mi ha offerto un’ottima possibilità. Inoltre il fatto di conoscere già diversi giocatori all’interno della rosa, come Setaro, mi ha incentivato ancora di più a fare questa scelta.»
Perché hai scelto di accasarti proprio a Colombaro durante il mercato invernale?
«Ho deciso di fare questo trasferimento proprio durante il mercato invernale perché, come già anticipato sopra, volevo cambiare aria. Ne ho parlato con la società del Maranello e di comune accordo abbiamo optato per la cessione. Il Colombaro ha manifestato fin da subito il suo interesse e ha deciso di puntare molto su di me e questo mi fa sol piacere.»
È partito De Luca e al suo posto sei arrivato tu, senti il peso dell’eredità lasciata dal tuo predecessore?
«Per come sono fatto penso solo a giocare per me stesso e per la mia squadra, senza pensare a chi mi ha preceduto. In questo momento il mio unico pensiero è quello di fare sempre meglio partita dopo partita.»
Purtroppo navigate in acque poco tranquille e forse sin qui avete un po’ tradito le aspettative di inizio stagione. Pensi che riuscirete a raggiungere una salvezza tranquilla?
«Nella prima parte di stagione, hanno avuto tantissimi problemi. Infortuni e brutti risultati hanno pesato sul loro morale e sulle loro prestazioni, non a caso si erano demoralizzati parecchio. Adesso con l’arrivo del nuovo mister sono sicuro che arriveranno anche nuovi stimoli e il gruppo riuscirà a ritrovare sé stesso. La squadra c’è, la società anche, sono convinto che ritrovando un po’ di fiducia e di serenità ritorneremo a far bene.»
Di recente è stato presentato mister Torroni, che è subentrato a Farolfi, come hai vissuto il cambio sulla panchina e il suo arrivo?
«All’inizio mi ha un po’ spiazzato perché ero appena arrivato e con Farolfi avevo già fatto un allenamento e una partita. Tuttavia non ho avuto troppi problemi all’arrivo di Torroni perché ancora non avevo stretto un forte rapporto con il vecchio allenatore. Penso che il nuovo mister stia trasmettendo quello che ci serve adesso, cioè la sua fame. Credo che questo possa portarci lontano dalla zona calda della classifica. Ho fiducia in lui è un allenatore che ha allenato squadre importanti della provincia. Inoltre abbiamo grande voglia di rivalsa.»
Infine, uscendo dal mondo dello sport, parlaci delle tue passioni extracalcistiche.
«Da un paio d’anni pratico questa mia grande passione. Il rap per me significa tanto, forse nel corso degli anni ha assunto un valore addirittura superiore rispetto al calcio. Non a caso il sogno di diventare calciatore l’ho ormai accantonato anni fa. Tuttavia non ho potuto completamente rinunciare allo sport e così ho scelto di cercare una squadra che mi permettesse di portare avanti questo mio impegno. Quando sono andato a parlare con la dirigenza Oranje ho subito fatto presente questa cosa e la risposta è stata immediatamente positiva. Rispetto alla Promozione, dove devi dedicare molto più tempo e impegno agli allenamenti, qui a Colombaro ho trovato più spazio per le mie esigenze, giocando una Prima Categoria. Questo non significa che ci metta meno impegno, ma ho semplicemente più tempo a disposizione per me stesso.»