Luca, cominciamo con un po’ di numeri: nelle ultime 5 giornate sono arrivate 4 vittorie e appena 1 sconfitta. Avete raccolto 12 punti su 15 a disposizione e vi siete lanciati alla conquista della seconda posizione. Come commenti questo incredibile rendimento a questo punto della stagione?
«Siamo ripartiti molto bene dopo la sosta natalizia, a parte una brutta sconfitta contro una diretta concorrente, siamo riusciti ad inanellare una serie di vittorie consecutive molto convincenti e con l’aiuto di alcuni passi falsi delle squadra sopra di noi siamo riusciti ad arrivare in questa posizione che ora ci fa davvero gola.»
Come si può spiegare la sconfitta con la Virtus Libertas?
«Diciamo che per noi la Virtus Libertas è una bestia nera, anche all’andata siamo stati sconfitti in casa, nonostante avessimo condotto una gara molto aggressiva in fase offensiva. Sia contro di loro che con il San Prospero Correggio abbiamo fatto molto fatica a portare a casa il risultato.»
Queste ultime 3 vittorie consecutive possiamo dire che abbiano riaperto il campionato, infatti vi siete portati a -4 dalla Vis S.Prospero. Punterete alla promozione diretta da qui fino alla fine della stagione?
«Dal mio punto di vista la Vis rimane la squadra favorita e la più attrezzata per vincere il campionato. Avendo fatto alcuni passi falsi nelle ultime giornate, hanno favorito le squadre che la inseguivano in classifica tra cui ci siamo anche noi. Penso che dopo il brutto avvio di stagione, non possiamo far altro che crederci e puntare almeno alla conquista dei playoff. La lotta è, però, molto serrata, siamo molte squadre nel giro di pochi punti quindi nelle ultime 9 giornate ci sarà da lottare per accaparrarsi uno di questi posti. Dovremo dare il massimo negli scontri diretti per provare a credere nel sogno della promozione diretta.»
Vi sareste aspettati di arrivare così in alto ad inizio stagione?
«Ad inizio stagione, essendo il Ganaceto una neopromossa, l’obiettivo era ovviamente quello della salvezza. Però, dal mio punto di vista, alla luce del nostro organico, ho sempre pensato che questa squadra potesse tranquillamente cercare di ambire alle zone più nobili della classifica, puntando direttamente ai playoff. Trovarsi secondi a questo punto della stagione fa davvero gola, come dicevo prima, e cercheremo di fare di tutto per centrare la promozione.»
Come ha lavorato mister Borghesan per mantenere il grande entusiasmo della scorsa stagione?
«Questo è un tema molto importante e delicato. Avendo perso il nostro bomber da 30 gol a stagione, Tommaso Turci, il mister ha dovuto riadattare la squadra. Ha cambiato subito modulo perché non avendo più un grande bomber d’area abbiamo dovuto giocarcela più sul fraseggio e sulle giocate veloci, non snaturando del tutto il nostro gioco, ma mantenendo il nostro “mantra” cioè il gioco sulle fasce. All’inizio questo ci ha messo in difficoltà, infatti alla quarta giornata tra coppa e campionato non avevamo ancora vinto una sola gara e questo generò un po’ di tensione in un gruppo avvezzo a vincere.»
Secondo te, qual è stata la partita che ha dato la svolta al vostro campionato?
«Sicuramente la partita col Mandrio, una gara difficile ribaltata nei minuti finali, dopo essere passati in svantaggio nei minuti iniziali. Dopo quell’incontro il nostro gruppo ha preso sicurezza dei propri mezzi e ha dimostrato un grande carattere, acquisendo quella consapevolezza che ci è poi servita per macinare punti con continuità. Un’altra partita decisiva è stata quella contro il Ravarino, vinta 1-0 contro un avversario ostico contro il quale personalmente non avevo mai vinto. Quella vittoria significò molto per noi perché riuscimmo a chiudere il girone d’andata ai playoff e capimmo davvero che ci si poteva credere, memori di molte stagioni passate assieme.»
Nel mondo dei dilettanti il gruppo fa la differenza, qual è il vostro segreto?
«Questo segreto è molto difficile da spiegare e da individuare. Credo che gli anni della Rosselli siano stati fondamentali, all’inizio ci siamo conosciuti un po’ per caso e i risultati non sono sempre stati positivi, proprio per il fatto che non ci conoscevamo a fondo. Poi con il tempo si è andata a creare un’amalgama speciale che ci lega tutti quanti e che ci ha permesso di crescere assieme. Con l’esperienza collettiva e la grande coesione questo grande gruppo è cresciuto e migliorato nel tempo, posso dire a distanza di tempo che la gestione dei minuti finali e delle partite che scottano non è più un problema per noi.»
Nel girone di andata, prima dell’arrivo di Bonissone, si è sentita un po’ la mancancanza di bomber Turci?
«Nonostante l’assenza di Turci, il nostro attacco poteva vantare nomi di tutto rispetto per la categoria come Reggiani, Righi e Pulga. Forse però mancava proprio quella presenza dentro l’area che fungesse da lottatore che va su tutti i palloni.»
Dando uno sguardo al passato, è stata più bella la promozione conquistata con il Gancetto nella scorsa stagione o quella raggiunta con la Rosselli qualche anno fa?
«La promozione dalla Seconda alla Prima Categoria con la Rosselli avvenne in modo diverso da quella dello scorso anno. Non a caso perdemmo sul campo proprio contro il Ganaceto e poi fummo ripescati, avendo vinto gli spareggi. L’anno scorso, invece, è stata una cavalcata trionfale, siamo riusciti ad arrivare in fondo al campionato con 0 sconfitte, esclusa l’ultima giornata. Queste due esperienze hanno significato davvero tanto per il nostro gruppo perché abbiamo capito che la Seconda Categoria, per noi, era diventato solo un trampolino di lancio per poi misurarsi con categorie superiori.»
Guardando nuovamente alla classifica, alle vostre spalle ci sono squadre come Falkgalileo e Manzolino che potrebbero tornare ad insediarvi. Chi temi di più fra queste due?
«Per motivazioni puramente legate al passato più recente, temo di più la Falk in quanto, avendo mantenuto l’ossatura dello scorso anno di quando militavano in Promozione, hanno molta qualità soprattutto dal centrocampo in su. Dal canto nostro, però, possiamo vantare la possibilità di giocarci entrambi gli scontri diretti in casa sul nostro campo, molto particolare, nel quale siamo molto abituati a giocare, conoscendone i segreti.»
Domani affronterete il Cavezzo, squadra che bazzica nella zona rossa della classifica e che lotta per non retrocedere. Contemporaneamente mentre voi sarete impegnati fuori casa proprio contro il Cavezzo, la Vis S.Prospero ospiterà la Falkgalileo, che in caso di vittoria vi offrirebbe la possibilità di portarvi a -1 dalla vetta. Sicuramente cercherete di approfittarne, ma che avversario ti aspetti nella partita di domani?
«Facendo tutti gli scongiuri del caso, ammetto che avremo un’ottima opportunità in quanto se vinceremo avremo la possibilità di avvantaggiarci almeno su una delle due tra Vis e Falk. Per quanto ci riguarda, il Cavezzo scenderà in campo per ottenere almeno un pareggio se addirittura una vittoria, avendo assoluto bisogno di punti per conquistare la salvezza. Personalmente so cosa significa lottare per salvarsi quindi mi aspetto che lotteranno su ogni pallone. Tecnicamente siamo più forti noi, ma temo molto il loro campo che è molto grande e questo è sempre stato un problema per la nostra squadra. Tuttavia andremo là per fare il risulto e dovremo mettere in campo più cattiveria agonistica possibile.»
Chiudiamo con un’ultima domanda molto personale, saresti disposto a lasciare questo gruppo storico se ti arrivasse la chiamata da squadre di categorie superiori?
«Sarebbe scontato dire che a Ganaceto sto bene e che ho ritrovato una grande famiglia, ma credo proprio che per il momento nel mio futuro prossimo ci sia solo questa squadra.»