Era il 20 maggio 2016 e il Presidente del Modena Antonio Caliendo, a match finito a Novara e dopo una retrocessione che faceva male, malissimo decise di dare il colpo di grazia ai tifosi con la dichiarazione “Lasciare? Io? Non ci penso neanche, io nelle difficoltà prendo coraggio e il coraggio lo prendo anche dai tifosi del Modena che erano qui stasera, tifosi veri, tifosi puri”. Potete leggere le mie considerazioni nel pezzo del 23 maggio dal titolo “Sono retrocesso, e resto” ecco come Caliendo ha spento la fiammella” (clicca qui). A poco meno di un anno di distanza, eccola, puntuale come il pagamento dell’iva, la nuova, inesorabile mazzata ai tifosi dei gialli. Si perchè il Presidente in un’intervista rilasciata oggi dice “…dobbiamo programmare la risalita perché il prossimo anno proveremo l’assalto alla Serie B. Se non ci riusciremo mi leverò di mezzo perché non sono un uomo da Lega Pro”. Facendo un passo indietro, andando al febbraio 2015, dopo la sconfitta con il Bari e l’imminente esonero di Novellino, lo stesso patron (e ce lo ha ricordato oggi il collega di Trc Alessandro Iori) aveva dichiarato: “Se dovessimo retrocedere mi ritirerei dal calcio immediatamente“. Fa ridere, o piangere, leggere le stesse dichiarazioni del 2015,16 e 17 e lascia allibiti la facilità con cui Caliendo continua a vivere una realtà che con il dramma sportivo ed economico del Modena Fc e del povero stadio Braglia non ha nulla a che vedere. Fa incredibilmente male vedere come in tre anni poco o nulla sia cambiato nella gestione del Modena, fa paura vedere come ci sia trovati a dover festeggiare una salvezza in C quando sino a cinque anni fa quella dei gialli era una squadra che puntava alla serie A, fa altrettanta tristezza constatare che al momento vie d’uscita non se ne vedano.
Ecco il video del 20 maggio 2016 post Novara-Modena in cui Caliendo dichiarava che era pronto alla risalita in b: