Ai microfoni di TvQui Antonio Caliendo ha dato vita a uno spettacolo di difficile comprensione, questi alcuni passaggi, sconnessi tra di loro, come le parole del patron.
“Questa salvezza vale come una promozione perché i numeri del girone d’andata ci davano per spacciati. A gennaio sono arrivati acquisti azzeccati e ci siamo rialzati. Da chi sono arrivati i soldi? Guardate i bilanci, i sacrifici sono stati fatti sia prima che dopo, tutti parlano e l’unico fesso che pago sono sempre io. Siamo stati penalizzati anche da alcuni sponsor che hanno cambiato sport. Sono aperto a chiunque possa dare una mano al Modena. Ieri ho fatto tre incontri per cedere la società, solo chiacchiere. Non voglio che il Modena finisca in mano ai parassiti come è successo con il Mantova, voglio avere garanzie. Resto al mio posto per responsabilità nei confronti della città, io viaggio a piedi in centro e tutti si avvicinano a me per farmi i complimenti, invitandomi a rimanere e a tenere duro. Mi sono sempre mosso per dare il meglio, voglio dire che nei confronti della città mi sento onestissimo. Ho commesso tanti errori, ma non ho mai fatto nulla di nascosto. Ho messo a rischio il capitale della mia città e nessuno mi ha aiutato, non dandomi nemmeno un centesimo. Costo della società? Se non stimo le persone non faccio nemmeno il prezzo. Sono stato indebolito sempre di più dal punto di vista politico ed economico, anche a causa delle disgrazie che hanno colpito la precedente società (Cpl Concordia ndr). Con me, Casari si è sempre comportato correttamente e io sarò sempre suo amico. È stato costretto ad uscire dal Modena e successivamente mi ha chiesto aiuto. Ho conosciuto il gruppo Commini, ma dopo aver già acquisito la società hanno rinunciato. Sono intervenuto io, trovandomi però in un ruolo non mio e in attesa che qualcuno fosse in grado di rilevare la società. Futuro tecnico? Ho già avuto una prima riunione con lo staff, abbiamo dato una prima occhiata a quello che potrà essere l’organico del prossimo anno. Faremo degli interventi per rendere competitivo il Modena. Sto puntando ad effettuare alcune operazioni riguardanti i giovani, dando un occhio al mercato estero. Popescu, Giorico e Calapai vogliono rimanere, ma dipenderà dalle risorse che riuscirò a trovare per affrontare la campagna acquisti. Con Capuano e Pavarese abbiamo già deciso chi portare al Modena. Sono ottimista perché abbiamo lo staff giusto per emergere. Cessione Luppi? Sono stato obbligato a cederlo all’Hellas Verona, ma allo stesso tempo ho cancellato Setti dalla mia agenda. Fusco ha addirittura inscenato una telefonata fasulla con Luppi e nella trattativa hanno inserito Salifu e Ravasi. Stadio? Voglio rassicurare il sindaco, al 100% la prossima settimana pagherò una rata. Ho avuto un colloquio con il credito sportivo per abbassare la quota del mutuo, vedremo cosa succederà. Inoltre ho effettuato delle perizie sul campo e consiglierei al sindaco di denunciare chi ha rifatto il campo. Vi voglio però fare una domanda: dovevo spendere i soldi per il mutuo oppure 3 milioni per iscrivere la squadra in Lega Pro?. Il Mammut? Mi è stato rifilato dal Comune. I cinesi? Sono venuti a cercarmi dopo aver guardato la mia storia, sfruttando la mia esperienza con i giapponesi. Sono interessati al Modena come punto di riferimento e smistamento. Ho incontrato un loro rappresentante a Milano e si è parlato di portare per uno stage a Modena in un anno, attraverso quattro step, 1000 ragazzi con l’obiettivo di farli crescere dal punto di vista calcistico..”