Dopo il suo recente trasferimento dal Manzolino al San Cesario, in mattinata abbiamo raggiunto mister Davide Orlandi, il quale ha rilasciato un’intervista ai nostri microfoni, facendo chiarezza sul suo finale di stagione al Manzolino, sul mercato della sua attuale squadra e sugli obiettivi per la prossima stagione.
Dopo una grande stagione col Manzolino, che vi ha visto arrivare fino ai playoff, hai deciso di lasciare la squadra, cosa è successo?
“Francamente quanto è successo poche settimane fa non è da me, io sono solito rimanere almeno 3 anni in una società portando avanti un progetto, ma questa volta non è stato così. Sul finale di stagione si sono sovrapposte voci strane e contrastanti che hanno portato alla fine del progetto che ci eravamo preposti. Un budget molto ridotto e alcune pressioni mi hanno spinto a lasciare la squadra e ad accettare le offerte che mi erano arrivate appena finito il campionato. Sono molto dispiaciuto e amareggiato per come sono andate le cose anche perché Manzolino è la squadra del mio paese. Sono sicuro che se avessimo continuato, ovviamente con l’inserimento di alcuni innesti, quella squadra sarebbe potuta arrivare più avanti e più in alto.“
In questi giorni anche il Ds Celeste ha lasciato la società, secondo te che campionato farà il Manzolino nella prossima stagione?
“Ho saputo che sulla panchina è arrivato Santini e devo dire che è un bravissimo ragazzo adatto alla guida tecnica del Manzolino. Per me bisognerà andare a sostituire quei giocatori molto importanti che sono andati via come Malavasi, Santinami, Mazzeo e Sanna. Se verranno adeguatamente rimpiazzati da giocatori di categoria penso che la salvezza non sarà più un problema e che replicare una stagione come questa non sarà impossibile. Detto questo, però, al momento credo che siano un po’ in difficoltà.“
Venendo, ora, alla tua attuale squadra, il San Cesario, va detto che siete piuttosto attivi sul mercato, che tipo di “spogliatoio” state cercando di allestire?
“Come dico sempre, lo spogliatoio è la cosa più importante perché oltre all’aspetto prettamente tecnico la cosa che conta di più è avere l’amalgama giusta a livello umano. È vero, abbiamo avuto molti contatti, ma effettivamente ci servono tre giocatori per completare la rosa, due centrocampisti e un terzino. in un certo senso da quello che sto vivendo in queste prime settimane mi sembra di rivivere l’atmosfera che c’era a Manzolino.“
Speravi ti seguissero più giocatori dalla tua vecchia squadra?
“Sinceramente se fossero venuti con me certi giocatori sarei stato molto contento, ma quando me ne sono andato da Manzolino non avevo intenzione di rovinare il progetto che ancora c’era là. Sono venuti con me subito solo Caiumi e Marinelli, ma detto ciò sono molto felice per ragazzi giovani come Malavasi che hanno tutte le caratteristiche per poter giocare tranquillamente in Promozione, avendo l’eleganza, la tecnica e la cattiveria giusta. Sono sicuro che un ragazzo come Lorenzo non avrà difficoltà ad arrivare in Eccellenza. Per quanto riguarda Santinami, invece, credo che anche lui abbia fatto la scelta giusta, a 26 anni è giusto cogliere certe opportunità.“
Infine, quali obiettivi avete per la prossima stagione? Proverete a centrare la promozione diretta?
“Centrare la promozione diretta non sarà facile, nel nostro girone affronteremo delle corazzate dal calibro di Vignolese, Montombraro e Colombaro. Tuttavia ci sono le condizioni giuste per aprire un progetto solido e duraturo che nel giro di tre anni ci potrà far puntare al salto in Promozione. Partiamo a fari spenti, l’obiettivo primario è quello di migliorare la posizione dello scorso anno, però, se tutto andrà bene non è da escludere la possibilità dei playoff.“