Il patron del Modena Caliendo si è incensato (da solo) dopo aver iscritto la squadra, al fotofinish, venerdì scorso. Per un presidente, e lo ribadiamo, non far fallire una società non è un un vanto, è solamente il primo dei doveri: nei confronti della città, dei dipendenti, dei tifosi. Detto dell’iscrizione e di dichiarazioni rilasciate a caldo come sempre fuori luogo, ci sfugge il comportamento tenuto ieri dall’ ex procuratore. La sua trattativa con l’Atalanta per cedere Chiossi, il suo discorso ai giocatori, il suo “continuare a ballare” quando la musica è finita. Caliendo ha trovato chi lo ha aiutato ad iscriversi, chi è pronto a prendersi in mano una società che lui stesso ha devastato, ora ha intenzione di smetterla o è sua intenzione provare a far saltare tutto? Forse al patron sfugge un particolare, o molti più di uno: lo stadio da cui ha fatto partire il pullman ieri non è più sotto la sua gestione, idem gli spogliatoi e gli uffici che sta utilizzando ed il Comune attende tre rate del mutuo, con procedura di sfratto avviata; a fine mese ci sono da saldare gli stipendi di giocatori e dipendenti; tra tutti i fornitori che non ha pagato in questi anni potrebbe svegliarsi qualcuno che decide che è tempo di avere ciò che gli spetta ed al momento basterebbe un’ ingiunzione di pagamento per far fallire il Modena, rendendo vana la colletta dell’iscrizione.
Modena Fc – Caliendo stia fermo, di guai ne ha combinati abbastanza
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