Alla vigilia della gara contro il Venezia, il mister del Carpi Antonio Calabro ha parlato alla stampa. Di seguito le sue dichiarazioni riportate dal sito ufficiale del club biancorosso: “La base dev’essere un Carpi da battaglia se vogliamo portare punti a casa da Venezia. La squadra lo ha sempre fatto ad eccezione dei due secondi tempi con Foggia e Pescara. Il Venezia è una squadra che gioca con un sistema di gioco come il nostro, ha delle prerogative importanti sulla catena di destra, sulla capacità di difendersi e ripartire e pericolosità sui calci piazzati. E’ una squadra da prendere con le molle, ben organizzata, che viene da una vittoria fuori casa e vorrà continuare sulle ali dell’entusiasmo. Nessun gol fatto nei secondi tempi? Ci confrontiamo sempre con le statistiche. Ci sono stati secondi tempi in cui non siamo riusciti a spingere come a inizio partita, e noi per fare gol dobbiamo stare bene fisicamente e mentalmente per andare al massimo. Ma ci sono stati anche secondi tempi, come quello di Chiavari, in cui se c’era una squadra che poteva segnare era il Carpi. Nzola? Il suo inserimento dev’essere graduale, sin dall’inizio è una situazione un po’ azzardata ma abbiamo bisogno anche delle sue caratteristiche e se non sarà dall’inizio sarà a partita in corso. M’Bala l’anno scorso non l’aveva voluto nessuno e arrivò a Francavilla da perfetto sconosciuto. Ci abbiamo lavorato, deve crescere gradualmente a livello tecnico, fisico, tattico e mentale. Deve migliorare nella mentalità del calcio italiano, essere concentrato per 100 minuti sempre al massimo. Ha indubbie qualità, bisogna trovare il momento giusto per inserirlo. Con Mbakogu? Si possono integrare bene, possono coesistere ma bisogna trovare un equilibrio di squadra che possa sopportare due attaccanti con quelle caratteristiche. Concas e Manconi? Il primo è indisponibile, il secondo deve capire che qui a Carpi bisogna andare a mille all’ora fisicamente e mentalmente. E’ inutile negare che per noi l’assenza di Bittante sia pesante ma abbiamo giocatori che lo possono sostituire benissimo anche se con caratteristiche diverse dalle sue. Falzerano è un interno atipico, che sa saltare l’uomo e bisogna stare molto attenti su di lui cercando di contenerlo offensivamente e metterlo in difficoltà sulla fase difensiva. Il sistema di gioco, come il 3-5-2, sono numeri che servono per fotografare la disposizione in campo quando l’arbitro fischia ma poi appena il pallone si muove ci sono dei concetti che vanno messi in campo: aggredire sempre in avanti, attaccare in verticale quando possibile, non mollare mai, fare fatica. Quando riusciamo a metterli in pratica facciamo risultato, quando non ci riusciamo andiamo in difficoltà. Non dimentichiamoci che abbiamo 11 punti in 7 partite e dobbiamo sempre avere la mentalità della squadra che deve salvarsi perché questo è il nostro obiettivo. L’ultimo periodo non ha portato i risultati che avremmo voluto ma abbiamo le potenzialità per riprendere a dar fastidio per 100 minuti alla squadra avversaria”.
Carpi, mister Calabro: “Per portare a casa punti servirà una squadra da battaglia”
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