A due giorni dalla ripresa del campionato dopo la sosta natalizia, l’allenatore della Rosselli Mutina, Roberto Notari, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in un’intervista diramata dall’ufficio stampa della società gialloblu.
Mister Roberto Notari, qual è il suo bilancio della Rosselli Mutina dopo il girone d’andata?
«Sicuramente molto positivo. Eravamo una squadra in larga parte rinnovata, con numerosi innesti, e che partiva in Eccellenza da neo-promossa; era necessario conoscerci, oltre che superare qualche infortunio e accogliere i nuovi arrivati. Siamo una buona formazione e col trascorrere dei mesi siamo migliorati in maniera importante, come credo si sia visto nelle ultime partite. Penso che tutti, la scorsa estate, avremmo firmato per ritrovarci a Natale in questa posizione di classifica».
Al momento la Rosselli Mutina si trova in terza posizione in classifica, con 32 punti ottenuti in 17 giornate. E ora?
«Adesso occorre avere la consapevolezza che bisogna fare il massimo anche nel girone di ritorno, poi tireremo le somme alla fine. Siamo stati bravi ma non basta; sabato 6 ricominciamo con un incontro importante e difficile, contro il Rolo, nel quale dovremo essere capaci di riprendere il cammino che avevamo intrapreso prima della sosta per le festività».
Quali sono stati gli avversari più ostici?
«Non c’è stata una squadra che mi abbia sorpreso più delle altre in maniera esagerata, ma ci sono state compagini che si sono dimostrate senz’altro di ottimo livello. Tra i vari avversari cito la vittoria del 19 novembre a Castelfranco Emilia, un successo in un momento importante contro una compagine di alto livello sui piani dell’organico e della fisicità; la vittoria del 3 dicembre contro l’Axys, una ottima squadra; la sconfitta del 10 dicembre con Bagnolese, che ci ha battuto disputando una buona gara mentre noi siamo stati un po’ sotto il nostro standard. Non credo che ci sia una unica formazione che può diventare la “lepre” in questo campionato e questo deve diventare anche una nostra forza, perché dobbiamo credere nelle nostre potenzialità».
Della sua rosa chi merita un elogio particolare?
«Non mi piace parlare dei singoli; diciamo che c’è un gruppo di bravissimi ragazzi che dall’inizio si sta allenando nel migliore dei modi e che adesso ha assunto maggiore autostima nelle proprie possibilità. E’ un gruppo sano e questa è una “arma” perché per restare nei primi posti sino al termine è necessario avere il giusto equilibrio per superare i momenti più complicati. Le difficoltà capitano a tutte le squadre, è il modo di affrontarle che fa la differenza: ovvero cercare di aiutare il compagno in difficoltà e mantenersi umili nell’ambizione, perché con la presunzione non si va da nessuna parte. Se riusciremo a mantenere questo mix ci divertiremo, provando a rimanere “in ballo”, poi a fine campionato vedremo».
Nei giorni scorsi è stato annunciato che la Rosselli Mutina resterà sino al termine del campionato allo stadio Braglia. E’ un fattore positivo per la squadra? Finora le tre partite nell’impianto cittadino hanno portato in dote altrettante vittorie.
«Se dicessi che non ci portato bene, dopo le tre partite vittoriose, non sarei sincero. Quindi è di sicuro un fattore positivo, ma bisogna continuare su questo filone perché come ho già detto il fatto di giocare al Braglia è una circostanza che “carica” anche l’avversario. E’ indispensabile mantenere l’opportuna concentrazione perché, al di là degli aspetti tecnici e tattici, sarebbe un grave errore perdere la giusta cattiveria agonistica contro ogni avversario, che sia sopra o che sia sotto di noi in classifica. E’ questo che fa davvero la differenza».