Nella serata di ieri abbiamo incontrato il presidente della FIGC di Modena, Vincenzo Credi, il quale ai nostri microfoni ha commentato l’anno da poco conclusosi, tracciando un breve bilancio, per poi pronunciarsi su tematiche particolarmente calde come la situazione legata allo stadio “Braglia” e al futuro del Modena Fc.
Vincenzo, cominciamo tracciando un breve bilancio di quello che è stato il 2017 dalla scomparsa del Modena Fc alla promozione storica della Rosselli Mutina in Eccellenza, che tra l’altro quest’anno festeggia il 50esimo anno di attività. Non dimenticandoci la retrocessione del Cittadella in Promozione e le molte modenesi ripescate nelle categorie inferiori.
“Purtroppo la notizia del Modena è stata la peggior cosa che potesse accadere, se ne potrebbe parlare a lungo, rimane davvero molta marezza soprattutto per noi modenesi. Le voci dicono che sarebbero già pronte ben due cordate, una delle quali con a capo Morselli e Galassini, le due figure imprenditoriali di riferimento della Rosselli Mutina, che stanno raccogliendo ottimi risultati sia con la prima squadra che con il settore giovanile. Riguardo al Cittadella sono molto dispiaciuto, ma sono convinto che faranno di tutto per risalire nel minor tempo possibile, non a caso attualmente sono in lotta per le prime posizioni. Le altre squadre che sono state ripescate non hanno avuto vita facile fin ora, però le vedo in ripresa grazie agli acquisti fatti nel mercato di dicembre. Vedremo cosa riusciranno a fare, ma se almeno una di queste riuscisse a salvarsi sarebbe già un grande traguardo.”
Riguardo al triste destino del Modena, come ha reagito il panorama calcistico modenese alla scomparsa dello storico club canarino?
“Sicuramente il panorama calcistico modenese ne ha risentito, nel complesso il Comune si è comportato bene in quei giorni frenetici anche se sono emerse delle fragilità strutturali della FIGC, che forse avrebbe potuto far meglio.”
Al di là dell’inevitabile fallimento, probabilmente ciò che ha fatto più male è stata sicuramente la radiazione dai campionati professionistici. Visto quanto sta accadendo in questi giorni al Vicenza, altra storica piazza del calcio italiano, si poteva evitare tutto questo?
“Secondo me, tutto ciò si sarebbe potuto evitare benissimo sin da inizio stagione, dal momento che si parla di difficoltà economiche e di bilanci. Serve prendere decisioni importanti e mi auguro che il nuovo presidente e il nuovo consiglio federale prendano delle posizioni chiare in merito per portare ordine e stabilità. A mio parere situazioni e gestioni di questo genere nel nostro calcio non dovrebbero capitare perché alla fine ne pagano le conseguenze i tifosi e i giovani che non centrano nulla. I rischi sociali sono alti e noi a Modena ne abbiamo purtroppo fatto esperienza attraverso le vicende riguardanti il settore giovanile gialloblù.”
Come giudichi l’operato del presidente Gravina e la sua futura candidatura alla FIGC?
“Personalmente penso che non sia la figura più adatta, a mio parere Sibilia sarebbe la figura migliore al momento per ricoprire quel tipo di carica. Per quel poco che lo abbiamo conosciuto ha sempre mantenuto le promesse con chiarezza ed inoltre partirà con il 35% dei voti. In ogni caso servirà un nome condiviso per evitare ulteriori catastrofi come queste, c’è ancora tanto da fare a proposito di settori giovani, squadre “B” e calcio femminile. Stanno emergendo degli evidenti limiti strutturali a cui bisognerà porre subito rimedio.”
Come e da dove bisognerà ripartire?
“Sarà necessario ripartire con tanta trasparenza da imprenditori modenesi che vogliono bene al Modena e alla città. La nostra è una città ricca di gente facoltosa e quindi è arrivato il momento che i modenesi si prendano carico del club cittadino, coadiuvati anche dall’aiuto del Sindaco. Secondo me, si può far bene a patto che la programmazione inizi al più presto. Mi auguro che il Modena possa ritornare il prima possibile dove merita.”
La Rosselli Mutina in questi anni ha conosciuto una crescita esponenziale davvero sorprendente, proprio il club di Viale Amendola potrebbe raccogliere l’eredità dei gialloblù? Pensi che Gian Lauro Morselli e Paolo Galassini siano gli uomini giusti per far rinascere il Modena Calcio?
“Sì, possiedono tutte le possibilità per farlo grazie ad uno staff dirigenziale e tecnico davvero invidiabile. È chiaro, però, che la Serie D è ancora un campionato dilettantistico per molti versi mentre la Lega Pro, specialmente dal punto di vista dei numeri, è una realtà ben diversa. Mi auguro che Gian Lauro Morselli e Paolo Galassini possano creare la società ideale per riportare il Modena in alto, ma in generale sono sicuro che le potenzialità le avrebbero già da ora grazie ad un appoggio politico ed economico molto solido da cui ripartire. Tuttavia, stiamo a vedere cosa faranno anche le altre cordate e come si muoveranno perché non potremo più accettare o tollerare situazioni come quella in cui è navigata recentemente il Modena Fc. Sono curioso di vedere cosa ha intenzione di fare Luca Toni e l’avvocato Samorì.”
Credi che Luca Toni e l’avvocato Samorì abbiano qualcosa di concreto tra le mani? Quali sono le tue previsioni?
“Sì, qualcosa di concreto c’è e mi risulta che qualcuno abbia già fatto delle proposte al Sindaco. Le previsioni sono che il Modena molto probabilmente ripartirà dalla Serie D. Secondo me, chi doveva muoversi ha già cominciato il percorso per far rinascere il Modena. Spero in un grande risultato.”
A proposito, invece, del caso “Braglia” come valuti la gestione del Comune che ha riaperto i cancelli proprio alla Rosselli, che vi disputerà tutta la stagione, e poi anche al Castelvetro?
“Ritengo che sia stata ottimale, il “Braglia” è un gioiellino e deve rimanere aperto per essere sfruttato al meglio anche perché la nostra città ha bisogno di calcio, nonostante la grande disaffezione che si era creata intorno al Modena di Caliendo. Detto ciò, finita l’era di Mr. C il popolo geminiano è tornato allo stadio come testimoniano le partite della Rosselli Mutina che per essere delle gare di Eccellenza possono vantare dei numeri fuori da ogni previsione.”
Infine, dopo i brutti casi di violenza a cui abbiamo assistito lo scorso anno all’interno di numerose partite di calcio giovanile, come si muoverà la FIGC nel 2018?
“Noi ci stiamo muovendo come di consueto, ho avviato già dall’anno scorso un’ottima collaborazione con il questore e le varie forze dell’ordine e, dopo alcuni segnali molto forti, devo dire che la mentalità sta lentamente cambiando. Al di là di ogni risultato sportivo questa sarebbe la vittoria più grande di tutte perché tutti noi, e noi dirigenti in particolare, abbiamo delle responsabilità nei confronti di tanti ragazzi che vogliono e devono giocare tranquilli.”
Quali i propositi per il nuovo anno?
“Come al solito c’è sempre da migliorare a partire già dalla finale di coppa di Terza Categoria per la quale sto cercando di organizzare qualcosa di nuovo.”
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