Ieri mattina è stato ospite delle nostre interviste settimanali il portiere del Maranello Paolo Gargiulo che ha parlato dell’andamento della sua squadra e più in generale del ‘Girone B’ di Promozione.
Paolo, avete iniziato il girone di ritorno con due vittorie e due sconfitte: così come nell’andata faticate a trovare continuità di risultati. Cosa manca per trovare una striscia di risultati utili consecutivi?
“Sono arrivate due vittorie contro dirette concorrenti per la salvezza, mentre le due sconfitte contro Scandianese e Campagnola. Con le prime della classe non abbiamo raccolto punti, ma la prestazione c’è stata perciò siamo fiduciosi. Ci teniamo quanto di buono fatto e procediamo il nostro cammino”.
Dopo l’ottima stagione passata, vi aspettavate di fare un campionato diverso o eravate consapevoli che avreste dovuto lottare fino all’ultimo per la salvezza? Cos’è cambiato rispetto all’anno scorso?
“Quando fai un campionato come quello dell’anno scorso, anche la stagione successiva ti aspetti di ripeterlo, ma eravamo consapevoli che non sarebbe stato facile. Quest’anno siamo incappati in qualche sconfitta iniziale a causa di diverse assenze che ci hanno penalizzato soprattutto mentalmente. Dopo due anni molto belli non è stato facile trovare gli stimoli, ma stiamo comunque facendo il campionato che ci aspettavamo. La salvezza è l’obiettivo dichiarato da inizio stagione e visto l’equilibrio del campionato sarà difficile per tutti conquistarla in anticipo”.
Siete a tre punti dalla salvezza diretta e altrettanti dalla retrocessione. In questi casi si guarda avanti o dietro?
“Personalmente, la classifica la guardo il meno possibile. Si pensa domenica dopo domenica a conquistare i tre punti, a prescindere dall’avversario perché una vittoria ti può togliere dalla zona playout e ti permette di respirare. E’ un campionato davvero tosto e non ci si può permettere di rilassarsi, bisogna vivere ogni partita come una finale”.
Come vedi la lotta salvezza? Quali squadre vedi più attrezzate per salvarsi e quali più a rischio retrocessione?
“In questo momento, le squadre che occupano la parte medio-bassa della classifica si equivalgono anche come organici. Secondo me, non c’è una squadra superiore alle altre, tutti possono vincere contro tutti e questo dimostra che le rose sono molto livellate”.
La Pgs Smile, nonostante due vittorie ottenute nel girone di ritorno, è distante otto punti dai playout. Credi possano rientrare nei giochi?
“Vedendo la lotta che c’è nella zona playout sono agevolati e potrebbero recuperare, ma è chiaro che devono fare un ruolino di marcia abbastanza importante. Sono una squadra che gioca molto bene a calcio e potrebbero fare molti punti sul loro campo”.
Calendario non semplice, dopo la capolista Campagnola, arriva il Cittadella. Che partita sarà e come pensate di affrontarla?
“Sicuramente il calendario non ci ha favoriti perché in questo momento, dove stiamo molto bene sia mentalmente che fisicamente, dobbiamo incontrare le prime della classe. Con il Cittadella mi aspetto una gara apertissima. Giocando in casa nostra dovremo sfruttare al massimo il fattore campo e cercheremo di viverla come una finale, provando a conquistare assolutamente i tre punti”.