di Mario Salvatori
Se Modena è sempre stata patria di mezzofondisti e saltatori, con atleti provenienti da tutta Italia che si sono fatti allenare sotto la Ghirlandina dalla prof. Gigliotti e Renzo Finelli, oltre a Giuliano Corradi nel salto in alto, da oggi si intravede un orizzonte di velocisti che faranno parlare per molto tempo della Fratellanza 1874.
Eleonara Iori e Leonice Germini, nei campionati italiani indoor che si sono svolti ad Ancona, hanno conquistato rispettivamente l’oro e l’argento nei 60 metri. Le due favorite della vigilia hanno retto la tensione e, dopo aver passato il turno delle batterie in 7.63 (Germini) ed un più controllato 7.75 (Iori), si sono ritrovate in semifinale dove hanno passato il turno correndo in 7.58 (miglior tempo di giornata della Iori) e 7.66. In seguito, è arrivata la finale con l’atteso duello ed il desiderio di vederle salire sui due più altri gradini del podio. Eleonora Iori, non partita benissimo, ha poi liberato la tensione correndo con forza e determinazione per recuperare i metri persi in partenza, mentre la Germini è da subito piombata in testa al rettilineo del Palaindoor di Ancona. La fase lanciata della Iori le ha però permesso di laurearsi campionessa italiana, con il tempo di 7.62, proprio davanti alla compagna Germini che ha conquistato l’argento correndo in 7.67. Grande gioia per i colori gialloblu e per i rispettivi tecnici Mario Romano e Giampaolo Cellario.
“Ho realizzato un grande sogno – ha detto la neo campionessa italiana – che fatico ancora a credere perché era da tempo che desideravo e rincorrevo questa medaglia d’oro. La cosa più bella è che non pensavo di correre così forte queste indoor perciò la sorpresa è stata doppia“. Queste, invece, le parole di Leonice Germini: “Ero venuta qui per salire sul podio e speravo di correre il personale per dimostrare di essere in crescita. C’è un pizzico di rammarico perché vedersi sfuggire l’oro a dieci metri dal traguardo è sempre poco piacevole, ma Eleonora è stata bravissima“.
Non è stata una bella finale quella dei 60 metri maschili. Sembrava tutto perfetto al primo start, quando sia Freider Fornasari che Alexandru Zlatan erano usciti dai blocchi in maniera eccellente, già lanciati verso un’ottima prestazione cronometrica, ma dopo 40 metri i giudici hanno chiamato la falsa partenza (dubbia) del modenese Fornasari che quindi ha dovuto uscire di scena, con grande rammarico e delusione. Tornati sui blocchi, altra bella partenza di Zalatan, ma un movimento di un avversario invita i giudici a chiamare ancora una falsa partenza. Così, per la terza volta, gli atleti sono tornati sui blocchi di partenza e questa volta il reggiano ha iniziato male, concludendo comunque al terzo posto con il tempo di 6.74. Dispiacere anche per Matteo Ansaloni che, in semifinale, aveva corso in 6.95 risultando il primo dei non ammessi alla finale. Tra gli Juniores, Jeremy Caiumi ha ottenuto l’accesso alla finale, posizionandosi poi al settimo posto in classifica (tempo 6.99).
Ci si poteva spettare una medaglia dalle promesse modenesi Cesare Cozza nei 5000 metri di marcia e, soprattutto, da Kevin Purboo nel salto in alto, ma ai due ragazzi è mancato qualcosa per conquistare il podio. Cozza ha concluso al quinto posto con il tempo di 20.52.14, distante ventiquattro secondi dal podio. Settimo posto, invece, per Kevin Purboo che, dopo aver valicato i 2.02, si è fermato ai 2.05, causa qualche indecisione tecnica.
Nella prima giornata, hanno corso i 1500 metri Juniores Margot Basile e Chiara Tognin: la prima ha concluso all’ottavo posto con il tempo finale di 4.53.86, mentre la seconda ha chiuso in 5.00.92. Tra i maschi, nono posto per Omar Stefani (4.01.99). Nei 60 metri, Alessia Conciliano ha eguagliato il record personale, correndo in semifinale in 7.80. Nel salto in lungo, misura di 5,25 per Bianca Mantovani, mentre nell’alto Paolo Solieri ha valicato la misura di 4,25. Di seguito il video con le immagini dell’evento.